La conduttrice sarà in onda con Verissimo anche la domenica a partire dal 19 settembre alle 16:30 su Canale5. L'infanzia di una "bambina di provincia cresciuta a Cartigliano" con la mamma bidella e il papà operaio che le "hanno sempre ricordato l'importanza del lavoro, della famiglia e dell'indipendenza". La laurea con Aldo Grasso come relatore e la proposta per Sanremo (rifiutata). L'amore con Pier Silvio e la tv: "Mi ha più aiutata, ci mancherebbe altro...". Ora, la nuova sfida nel giorno festivo
Silvia Toffanin viveva a Cartigliano, un paesino di tremila abitanti in provincia di Vicenza. Com’è stata la sua infanzia?
“L’infanzia di una bambina di provincia a cui hanno trasmesso i valori che contano. L’importanza della famiglia, la cultura del lavoro, il valore dei soldi. Arrivo da una famiglia umile e semplice, i miei genitori lavoravano e si usciva solo il sabato e la domenica. Il pomeriggio stavo a casa con i nonni, ricordo che giocavamo insieme a carte.”
La provincia le stava stretta?
“Sono orgogliosa di essere nata e cresciuta in provincia. Quando sei lontano dal centro del mondo la tua voglia di fare, di crescere e scappare è differente. C’è la fame di conoscere e viaggiare. La provincia mi ha fatto capire quali erano le cose importanti ma mi ha anche dato la spinta per andare e fare altro. Non a caso sognavo di fare la hostess.”
Mamma bidella, papà operaio.
“Mi hanno sempre ricordato l’importanza del lavoro, della famiglia e dell’indipendenza. Mi hanno spronato e spinta a viaggiare per conoscere il mondo.”
Voleva fare la hostess ma ha iniziato come modella.
“Ho iniziato a lavorare da piccola per aiutare i miei genitori. Mi aveva notato un fotografo del paese, facevo i cataloghi per le tute da sci. Avevo 14 anni, guadagnavo qualcosina e usavo quei soldi per comprarmi i vestiti da sola.”
In camera aveva il poster di Claudia Schiffer, anni dopo l’ha intervistata a Verissimo. Che effetto le ha fatto?
“A questa cosa ho pensato e gliel’ho anche detto. Non avevo dei miti ma ero affascinata da queste top model che negli anni 90 erano delle vere icone. Mai avrei pensato nella vita potesse accadere, più in generale mai avrei pensato di fare questo lavoro.”
Nel 1997 ha partecipato a Miss Italia con Carfagna, Murino e Gregoraci.
“Non ricordo di averle incontrare, eravamo tantissime. Che c’erano me ne sono accorta dopo. A Miss Italia ci sono finita per caso, andavo in discoteca al pomeriggio con le amiche e c’era un concorso, una selezione in cui si poteva vincere un viaggio o un motorino. Spinta dalle amiche ci ho provato. Ho vinto la prima selezione e un mese dopo ho partecipato alla seconda. Sono finita tra le prime cento ma per me era tutto così strano: ero un alieno sulla terra. L’ho vissuta come un gioco.”
La notorietà arriva nel 2000 come letterina di Passaparola.
“Anche per Passaparola tutto è nato per caso. Facevo la modella, ero tornata da Parigi, il mio agente mi parla di un casting: ‘Cercano modelle che sappiano ballare’. Io non so ovviamente ballare ma lui mi tranquillizza. Ci vado, a sorpresa mi prendono e passo l’estate a studiare ballo per imparare qualche passo. Il risultato? Nella prima puntata sono l’unica a sbagliare lo stacchetto (ride, ndr). C’era il coreografo Brian che era tosto ma sono stati anni formativi, all’improvviso eravamo diventate famose.”
Qualche anno dopo si è laureata, relatore il critico televisivo Aldo Grasso.
“Era il mio professore, la tesi era sui primi teen drama. Avevamo scelto insieme questo tema. È una persona di cui ho grande stima, le sue lezioni erano meravigliose. Come allieva mi sono sentita arricchita.”
È la compagna di Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente e amministratore delegato di Mediaset. L’ha conquistata facendole ascoltare una canzone di Toquinho, sono passati quasi vent’anni. Questo amore mediaticamente l’ha più aiutata o danneggiata?
“Assolutamente più aiutata, ci mancherebbe altro e probabilmente, al 99,9%, se non avessi incontrato Pier Silvio non sarei qui a fare televisione.”
Si è sentita vittima del pregiudizio altrui?
“All’inizio sì, un po’ sì. Non sono una che ci sta male, è parte del gioco ma devo dire che ora non lo percepisco più. Sono passati vent’anni.”
Dal vostro amore sono nati Lorenzo Mattia e Sofia Valentina. Che madre è?
“Se lo chiede a loro le diranno che sono pesante (ride, ndr). Sono sicuramente una mamma chioccia, molto presente. Sono meravigliosi e io non posso stare senza di loro.”
È vero che sua figlia a volte la chiama Piersilvia?
“È vero (ride, ndr). Era convinta che, visto che suo padre si chiama Pier Silvio, che la mamma si chiamasse Piersilvia. Ovviamente ci ridiamo insieme.”
Verissimo compie 25 anni, questa è la sua 15° edizione. Torna con una novità importante, dal 18 settembre al sabato pomeriggio e dal 19 in onda anche di domenica alle 16.30. Come vive questa nuova sfida?
“L’ansia c’è sempre, anche quel pizzico di paura. Non sono una che prende le cose alla leggera perché cerco sempre di dare il massimo. Sarà quel che sarà intanto ci metto tutta me stessa.”
Ha accettato subito il raddoppio o ci ha riflettuto un po’?
“Ci ho pensato un bel po’, avevo dubbi ma alla fine ho deciso di provare. L’azienda ha voglia di sperimentare anche altro, per ora sono otto, dieci puntate poi si vedrà.”
Al sabato Verissimo è un successo, ha una media che sfiora il 20% di share. L’appuntamento domenicale sarà diverso?
“Ci adatteremo al cambio di pubblico e di giornata con ospiti differenti, con interviste più larghe. Cercheremo anche di stare su nomi legati all’attualità, per il resto Verissimo è Verissimo, il format è lo stesso con interviste e racconti.”
Lo spazio domenicale per molti anni è stato occupato da Barbara D’Urso. Ci saranno paragoni tra i due programmi.
“Quando ho ereditato Verissimo era stato condotto da Cristina Parodi, Paola Perego e anche da Brindisi e Corbi. Anche lì c’è stato il paragone, a me però non piacciono perché mettono le persone in competizione. Noi facciamo il nostro mestiere, Mediaset mi ha chiesto questo nuovo impegno e ognuno ha un suo stile, un suo modo di fare tv. Barbara è una superprofessionista, fa questo lavoro anche da più anni di me, non c’è competizione.”
Le poltrone si avvicineranno e ci sarà il pubblico in studio?
“È vero che le poltrone sono lontane ma è una modalità scenografica che a me è piaciuta e ha reso più bello lo show. Per il pubblico seguiremo l’evolversi della situazione ma posso dirle che la domenica ci sarà.”
Può anticiparci gli ospiti del debutto?
“Tra gli altri saranno con noi il campione olimpico Marcell Jacobs e Federica Pellegrini. Sono due portatori di messaggi bellissimi, lui ha una storia di rivincita e di rivalsa. Lei ha una storia sportiva e umana che merita di essere raccontata e celebrata: è una ragazza di cui essere orgogliosi. E poi ancora il campione Gianmarco Tamberi con la fidanzata Chiara Bontempi, la prima intervista televisiva della mamma Belen Rodríguez, Ilary Blasi e l’atleta paraolimpica Monica Graziano Contraffatto.”
Verissimo può contare spesso su ospiti di grande appeal, come li sceglie e perché loro scelgono il suo programma?
“Guardo quello che accade, spesso sono legati all’attualità ma soprattutto sono ospiti che hanno la generosità di raccontarsi in modo più profondo. Perché ci scelgono dovrebbero dirlo loro, non è una questione economica perché tanti vengono gratis in promozione, questo ci tengo a dirlo. Sono orgogliosa e contenta che vengano da noi, magari alcuni vengono una volta si trovano bene e decidono di tornare.”
C’è un ospite che insegue da tempo?
“Il nome dei sogni può essere internazionale ma in generale più che i nomi cerco le storie e la voglia di raccontarsi. Può venire l’attore più famoso del mondo che ha già detto tutto e non ha voglia di dire nulla, meglio l’ospite meno noto che però ti racconta una storia con sincerità.”
Il caso Prati ha segnato una piccola svolta per lei, abbiamo visto una Toffanin più incalzante e meno accomodante.
“Quando mi arrabbio mi arrabbio (ride, ndr). Forse è vero, è un lato del mio carattere che non era venuto fuori perché non avevo avuto occasione di mostrarlo. Non mi era mai successa una cosa del genere, non mi ero mai trovata di fronte a una storia così allucinante.”
Il programma ha aperto alla politica, abbiamo visto Meloni, Boschi e Casalino. Perché?
“Sono popolari, abbiamo parlato di racconti di vita e non di politica. Meloni e Casalino avevano scritto una biografia, avevamo avuto Berruti e mi piaceva l’idea di un racconto di coppia inedito con Maria Elena Boschi. Non conoscevo la storia privata di Rocco Casalino, la sua sofferenza mi ha molto colpito.”
Nella nuova edizione ci saranno altri politici?
“Se ci saranno altri politici che avranno voglia di aprirsi su vicende personali, lasciando fuori la politica, volentieri.”
Dopo il successo di Verissimo molti si aspettavano per lei nuove occasioni. Le sono stati proposti prime time che ha rifiutato, perché?
“Io non ho l’ambizione di fare prime time o varietà, mi piace fare il mio programma. Posso metterci del mio, è nelle mie corde. Sarebbero anche impegni importanti, i miei figli sono piccoli e amo seguirli tanto, non mi piace stare lontano da loro troppo tempo. Preferisco fare una cosa che mi piace e concentrarmi su quello. Ringrazio per l’opportunità e le proposte ma quest’anno facciamo già un passo avanti con la domenica.”
Per Verissimo le piacerebbe un futuro in prime time?
“Mai dire mai, potrebbe essere ma già lo vivo come fosse un prime time. Non vivo la distinzione, per me è una fascia importante e mi impegno tanto. Non ho queste ambizioni, non penso di essere adatta ad altro.”
Fiorello è riuscita a convincerla, è stata ospite di Viva RaiPlay.
“Fiorello mi piace tantissimo perché è un fuoriclasse, mi sono veramente divertita nello sketch con lui. Mi ha preso in giro come solo lui sa fare.”
Le sono piaciuti i Sanremo di Amadeus con Fiorello?
“Mi sono piaciuti molto come coppia, sono dei bravissimi professionisti e tra loro c’è un feeling speciale.”
È vero che per l’edizione 2020 le era stata offerta la coconduzione?
“È vero, mi ha fatto piacere ma in quella occasione ho preferito dire di no. So che tutti sognano Sanremo ma io non lo vivo come un mio obiettivo. Non ho l’ambizione di essere in video a tutti i costi, mi piace fare le cose dove posso portare un valore aggiunto, esserci per esserci non fa per me.”
Se altre reti le facessero una proposta professionale ascolterebbe o per ovvie ragioni considera Mediaset il posto migliore per lei?
“Sì. Mediaset è casa, sono nata e cresciuta qui. È il posto migliore per me.”
In onda le capita spesso di commuoversi.
“Per me è stato un anno molto complicato, ero molto provata. Mi commuovo quando si parla di genitori e figli. All’inizio mi frenavo e mi vergognavo, alla fine ho pensato che dovevo essere me stessa e non frenarmi. Mi viene il magone, non so se è giusto ma io sono così.”
Quando sua madre Gemma è scomparsa ha deciso di andare in onda lo stesso. Ci ha pensato molto?
“Quando è scomparsa mia mamma ero in macchina, stavo andando a registrare Verissimo. Sotto shock ho annullato tutto e sono tornata indietro. Pier Silvio, però, mi ha invitato a riflettere, dicendomi che forse a mia mamma avrebbe fatto piacere che andassi in onda. Ero titubante, ma poi ci ho pensato. Lui ha una sensibilità spiccata, sa guardare oltre e sa farmi riflettere. Alla fine ho trovato la forza per andare in onda. L’ho fatto per lei che non si perdeva una puntata ed era orgogliosa di me. L’ho fatto per lei ma la forza me l’ha data lui, è una cosa bellissima e per questo lo ringrazio.”
È passato quasi un anno, è riuscita a fare i conti con la sua assenza?
“Aveva poco più di sessant’anni, se ne è andata in poco tempo. Si è ammalata a febbraio, ci hanno detto tumore al pancreas. Così è arrivata la chemioterapia, sembrava stesse meglio ma a fine settembre abbiamo saputo che aveva poche settimane di vita.”
Silvia si commuove. Pochi secondi dopo ricomincia il suo racconto.
“E’ un dolore straziante, ancora non me ne capacito che non ci sia. Quando penso che non la incontrerò mai più mi sembra impossibile. È stato molto difficile per me.”
Lei crede in Dio?
“E’ meglio avere speranza perché la speranza ti concede un senso. Io ci credo.”
Ha detto di sentirsi sempre un pochino a disagio. Un limite o un punto di forza?
“Da una parte un limite perché mi irrigidisco, dall’altra la timidezza mi piace. Mi piacciono le persone che sono più riservate e che danno peso alle parole.”
Cosa la imbarazza?
“Deve sapere che da piccola diventavo rossa al primo complimento. Adesso molto meno, anche se posso sentirmi in imbarazzo in un contesto con persone che non conosco. Mi intimidisco.”
Cosa la fa arrabbiare?
“L’altro giorno ero al parco con mio figlio, c’erano ragazzini che bestemmiavano, non sono riuscita a non intervenire. Non sopporto le persone maleducate, mi fanno arrabbiare le persone prepotenti e arroganti.”
Si sente bella?
“Mi sento carina, una persona normale. Sto bene con me stessa, penso ci siano donne più belle.”
I giornali di gossip parlano delle sue nozze ogni mese. C’è molta attenzione sull’argomento, è una cosa a cui pensa o va bene così?
“Dicono che mi sono sposata in segreto, che mi ha lasciato, che sto organizzando il matrimonio, piango perché non mi sposo. Un giorno sono incinta, il giorno dopo no (ride, ndr). Se ne leggono, la verità è che noi siamo felici così.”
Se la guardo dall’esterno penso che lei sia bella, brava, ricca e famosa. Cosa le manca?
“Uno dice è bella, ricca e famosa…”
Invece.
“Mi manca la mia mamma. Ho paura delle malattie, della morte delle persone che amo. Sembra una frase fatta ma la salute è la cosa più importante. Io sono soddisfatta di quello che ho, della mia famiglia e ringrazio il signore per i figli meravigliosi che ci ha dato. È già tanto così.”