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Caso Epstein, il principe Andrea di York sempre più nei guai: consegnata la denuncia per abusi sessuali, rischia l’interrogatorio

Cos’accadrà adesso al principe? Il rischio se il processo andrà avanti è che dovrà smettere di sottrarsi agli inquirenti e subirà un interrogatorio

di Francesco Canino

Dopo vari tentati a vuoto, è stata consegnata ad Andrea di York la denuncia civile presentata da Virginia Giuffrè, la donna che afferma di essere stata costretta a fare sesso con il principe quando era minorenne. Il caso, che lo vede come imputato in un processo in corso a New York, verte su una serie di presunti incontri avvenuti vent’anni fa tra il duca di Yorke la Giuffrè, che all’epoca aveva 17 anni ed era finita nel giro delle ragazze sfruttate dal miliardario americano Jeffrey Epstein, condannato per pedofilia e morto suicida in carcere nel 2019. Passano gli anni e la storia si fa sempre più complicata ed evidentemente a nulla è servito l’accordo extra-giudiziario firmato fra la Giuffrè e Epstein, che avrebbe dovuto chiudere per sempre la vicenda.

Nei mesi scorsi Virginia Giuffrè ha presentato denuncia per abusi sessuali contro il duca, il quale a lungo ha negato ogni responsabilità e in un’intervista alla BBC aveva persino smentito di aver mai conosciuto la ragazza, salvo venire sbugiardato da una foto che lo ritrae mentre abbraccia la ragazza. Andrea aveva cercato in ogni modo di tenere lontano da lui e da Buckingham Palace polemiche e scandali e in qualche modo c’era riuscito, pur costretto a “licenziarsi” da ogni impegno pubblico, evitando sempre di rispondere agli inquirenti americani. Ma la situazione è precipitata: lo scorso 17 agosto è stato definito «person of interest», persona d’interesse per l’inchiesta, termine che in America viene utilizzato per identificare qualcuno che non è stato arrestato o incriminato ma che potrebbe avere informazioni utili alle indagini. Tradotto: gli inquirenti sanno del suo coinvolgimento e faranno di tutto per ascoltarlo come testimone.

Tanto che il 27 agosto scorso la denuncia è stata notificata a un poliziotto al castello di Windsor – e non a lui personalmente, dunque questo è un cavillo cui i legali intendono appellarsi -, indirizzo di residenza di Andrea, il quale nel frattempo è però ancora a Balmoral dove ha trascorso l’estate in famiglia con l’ex moglie Sarah Ferguson (si parla persino di possibili seconde nozze per loro, ma potrebbero essere solo gossip montati ad arte per sviare l’attenzione sul processo) e Regina Elisabetta II, la quale dopo lo scandalo pedofilia ha chiesto al figlio di ritirarsi da tutte le funzioni pubbliche di membro senior della famiglia reale. Cos’accadrà adesso al principe? Il rischio se il processo andrà avanti è che dovrà smettere di sottrarsi agli inquirenti e subirà un interrogatorio. Intanto il giudice americano che si sta occupando del caso, Lewis Kaplan, non ha gradito l’atteggiamento degli avvocati del duca (gli stessi che hanno difeso tra gli altri Bill Cosby) e durante l’udienza preliminare che si è svolta nei giorni scorsi via telefono, è sbottato: «State rendendo questa storia più complicata del necessario. Prima o poi la denuncia gli verrà consegnata». E a quel punto non potrà rifiutarsi di rispondere sotto giuramento.

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