Il gruppo tedesco ThyssenKrupp ha annunciato la cessione dell’Ast di Terni all’italiana Arvedi. L’acciaieria torna quindi a una proprietà italiana. Arvedi è stata preferita al gruppo Marcegaglia e ai cinesi di e i cinesi di Baosteel che a loro volta aveva manifestato un interesse per lo stabilimenti. Il passaggio di proprietà include l’ organizzazione commerciale in Germania, Italia e Turchia. “È stato concordato – si legge in nella nota che presenta l’accordo – di non divulgare il prezzo d’acquisto. La transazione è soggetta all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza di Thyssenkrupp e all’autorizzazione dell’autorità antitrust europea”. Il gruppo tedesco
La chiusura dell’operazione di cessione di Ast ad Arvedi “è prevista entro il primo semestre 2022 e Thyssenkrupp sta esaminando la possibilità di mantenere una partecipazione di minoranza nel gruppo Ast”. L’acciaieria ternana ha un giro d’affari di 1,7 miliardi di euro e impiega circa 2.400 dipendenti ed è specializzata nella produzione di laminati piani e acciaio inox. Arvedi, fondato nel 1963 e tuttora a controllo familiare, è attivo principalmente nella produzione e lavorazione di acciaio al carbonio e inossidabile. Arvedi impiega attualmente 3.500 dipendenti e ha annunciato investimenti significativi in relazione all’acquisizione di Ast. L’operazione avviene in una fase di mercato particolarmente vivace per l’acciaio. Nell’ultimo anno i prezzi sono raddoppiati a causa del forte incremento della domanda innescato dalla ripresa economica. Per contro la produzione cinese, la più cospicua al mondo, è diminuita anche per gli sforzi del paese di contenere le emissioni di Co2.
“Siamo certi di consegnare Ast in buone mani. Nel corso delle trattative abbiamo potuto accertare che Arvedi offre al settore dell’acciaio inossidabile di Thyssenkrupp e quindi a voi, cari colleghe e colleghi, migliori prospettive per il futuro rispetto” alla stessa multinazionale tedesca: a dirlo, in una lettera inviata ai circa 2.300 dipendenti di Ast, è il consiglio di amministrazione del gruppo tedesco. Quanto alle tempistiche della perfezione della procedura, nella lettera si ribadisce che “la vendita deve essere ancora approvata dalle autorità europee competenti in materia di concorrenza”.
“Il governo ha seguito con la dovuta attenzione e discrezione la vicenda e oggi siamo soddisfatti per il risultato positivo della vendita dell’Ast. Questa conclusione rappresenta un tassello importante per la valorizzazione e il rilancio dell’acciaio italiano. Accogliamo con favore che la proprietà passi a un gruppo italiano e auspichiamo che questo si traduca anche in uno sviluppo dell’area industriale e in una tutela per il territorio interessato. Facciamo i nostri auguri ai lavoratori che possono guardare al futuro con fiducia e all’azienda per l’impegno e la sfida”. Così il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Parla di “risultato importante per i lavoratori, per Terni e per l’intera Umbria” la presidente della regione Donatella Tesei secondo la quale la cessione “ha una valenza più ampia e rimette al centro la produzione di acciaio, rilanciando il tema nel nostro Paese. Accogliamo con piacere il passaggio ad una grande famiglia industriale italiana”.