Silvio Berlusconi non vuole sottoporsi alla “illimitata perizia psichiatrica” ordinata dai giudici di Milano che stanno celebrando il processo Ruby ter. Il motivo? Secondo l’ex premier quella perizia è “lesiva” della sua “storia e onorabilità“, oltre che un “evidente pregiudizio” nei suoi “confronti“. Si esprime in questi termini il leader di Forza Italia in una dichiarazione depositata al presidente del collegio dai suoi legali, spiegando che non può “accettare questa decisione” e chiedendo che “si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo”. E dunque Berlusconi sfugge alle visite dei medici che il tribunale ha ordinato proprio perché da mesi continua a chiedere il legittimo impedimento per motivi di salute.
“L’ipotesi di sottopormi ad una ampia ed illimitata perizia psichiatrica da parte del Tribunale dimostra, per ciò che ho fatto nella vita in molteplici settori fra cui l’imprenditoria, lo sport e la politica, un evidente pregiudizio nei miei confronti e ben mi fa comprendere quale sarà anche l’esito finale di questo ingiusto processo”, è quello che scrive Berlusconi nella dichiarazione depositata al presidente del collegio della settima penale Marco Tremolada.”Tale decisione – continua – è lesiva della mia storia e della mia onorabilità. Si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo, che neppure sarebbe dovuto iniziare, nella consapevolezza che anche successivamente verrà riconosciuta la assoluta correttezza del mio comportamento e sarò assolto da ogni accusa”.
A questo punto la perizia medico legale sulle condizioni di salute di Berlusconi, che era stata già disposta e non era ancora iniziata, non si farà più. Con la dichiarazione dell’ex premier, il quale ha detto ai giudici di andare avanti col processo in sua assenza, sono venuti meno, infatti, i presupposti per i quali i giudici della settima penale l’avevano decisa, ossia il legittimo impedimento presentato l’8 settembre. Ora il collegio dovrà fissare una nuova udienza ravvicinata per andare avanti col dibattimento al posto di quella più lontana del 17 novembre in cui si sarebbe dovuto discutere quando emerso dalle medesima perizia. Il processo dunque andrà avanti senza la presenza in aula dell’imputato principale. “Si tratta, inevitabilmente, di decisione che rischia di costituire un grave vulnus per la sua difesa, in un momento particolarmente delicato del processo”, sostiene l’avvocato Federico Cecconi, spiegando che la decisione di sottrarsi alla perizia è del suo cliente: “Una volta appreso il contenuto del quesito peritale disposto dal Tribunale ed, in particolar modo, l’ampiezza degli approfondimenti anche psichiatrici demandati, ha ritenuto, del tutto comprensibilmente, gli stessi inaccettabili”.
Ma non solo. Nella sua dichiarazione l’ex premier si scaglia pure contro la procura, sostenendo che sono stati usati “toni e modi davvero inaccettabili nei confronti miei e dei medici che mi hanno per molte volte visitato, ha chiesto di disattendere le medesime conclusioni e procedere oltre. Ma la decisione di sottopormi a perizia non solo medico-legale e cardiologica, ma anche psichiatrica appare al di fuori di ogni logica e del tutto incongrua rispetto alla mia storia e al mio presente”. Il riferimento è probabilmente per le parole della procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, che ha definito il quadro clinico di Berlusconi come “un quadro di malattia di vecchiaia“, sottolineando che l’imputato è stato visto “scorrazzare in kart nella sua Sardegna, parlare con i leader politici“. “Se non fosse supportato da una serie di medici infinita e di avvocati sarebbe qui a farsi il processo”.
Già nel maggio scorso, a causa delle condizioni di salute di Berlusconi, il processo Ruby ter era stato rinviato pe quattro udienze di seguito. Quattro mesi fa i giudici avevano respinto le istanze di accusa e difesa che chiedevano di separare la posizione di Berlusconi da quella degli altri 28 imputati, tutti accusati di corruzione in atti giudiziari. Analoga richiesta era stata avallata invece dai giudici del filone in corso a Siena: nel capoluogo, dove la richiesta di condanna dell’accusa pende dal 2020, la posizione di Berlusconi è stata stralciata da quella dell’unico altro imputato, l’amico cantautore Mariano Apicella, che invece deve rispondere di falsa testimonianza.
Nelle ultime due settimane, Berlusconi è stato per tre volte all’ospedale San Raffaele. L’ultima volta è stata lunedì 6 settembre per sottoporsi a un controllo medico di mezz’ora. Una settimana prima, lo scorso primo settembre, il fondatore di Forza Italia era stato nella clinica per circa due ore. Alcuni giorni prima invece c’era stato l’ultimo ricovero, quello del 27 agosto. Il blitz dal medico personale, Alberto Zangrillo, aveva ancora una volta agitato gli azzurri, anche se ormai il partito è abituato ai continui pit stop dell’ex presidente del Consiglio legati al suo stato di salute altalenante a causa delle aritmie cardiache dovute all’operazione a cuore aperto subita nel 2016 e agli effetti del long Covid post contagio, avvenuto esattamente un anno fa. Ora però che avrebbe dovuto sottoporsi alla perizia dei medici della corte, però, Berlusconi ha preferito sottrarsi.
Giustizia & Impunità
Ruby ter, Berlusconi non vuole sottoporsi alla perizia psichiatrica ordinata dai giudici: “Lesiva della mia storia e onorabilità”
Il collegio che sta processando 29 persone per corruzione in atti giudiziari aveva chiesto una perizia medica a seguito dell'ennesima istanza di legittimo impedimento per motivi di salute depositata dai legali dell'ex premier. Che però non vuole farsi visitare e in una lettera al presidente della corte scrive: "L'ipotesi di sottopormi ad una ampia ed illimitata perizia psichiatrica da parte del Tribunale dimostra, per ciò che ho fatto nella vita in molteplici settori fra cui l’imprenditoria, lo sport e la politica, un evidente pregiudizio nei miei confronti. Si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo"
Silvio Berlusconi non vuole sottoporsi alla “illimitata perizia psichiatrica” ordinata dai giudici di Milano che stanno celebrando il processo Ruby ter. Il motivo? Secondo l’ex premier quella perizia è “lesiva” della sua “storia e onorabilità“, oltre che un “evidente pregiudizio” nei suoi “confronti“. Si esprime in questi termini il leader di Forza Italia in una dichiarazione depositata al presidente del collegio dai suoi legali, spiegando che non può “accettare questa decisione” e chiedendo che “si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo”. E dunque Berlusconi sfugge alle visite dei medici che il tribunale ha ordinato proprio perché da mesi continua a chiedere il legittimo impedimento per motivi di salute.
“L’ipotesi di sottopormi ad una ampia ed illimitata perizia psichiatrica da parte del Tribunale dimostra, per ciò che ho fatto nella vita in molteplici settori fra cui l’imprenditoria, lo sport e la politica, un evidente pregiudizio nei miei confronti e ben mi fa comprendere quale sarà anche l’esito finale di questo ingiusto processo”, è quello che scrive Berlusconi nella dichiarazione depositata al presidente del collegio della settima penale Marco Tremolada.”Tale decisione – continua – è lesiva della mia storia e della mia onorabilità. Si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo, che neppure sarebbe dovuto iniziare, nella consapevolezza che anche successivamente verrà riconosciuta la assoluta correttezza del mio comportamento e sarò assolto da ogni accusa”.
A questo punto la perizia medico legale sulle condizioni di salute di Berlusconi, che era stata già disposta e non era ancora iniziata, non si farà più. Con la dichiarazione dell’ex premier, il quale ha detto ai giudici di andare avanti col processo in sua assenza, sono venuti meno, infatti, i presupposti per i quali i giudici della settima penale l’avevano decisa, ossia il legittimo impedimento presentato l’8 settembre. Ora il collegio dovrà fissare una nuova udienza ravvicinata per andare avanti col dibattimento al posto di quella più lontana del 17 novembre in cui si sarebbe dovuto discutere quando emerso dalle medesima perizia. Il processo dunque andrà avanti senza la presenza in aula dell’imputato principale. “Si tratta, inevitabilmente, di decisione che rischia di costituire un grave vulnus per la sua difesa, in un momento particolarmente delicato del processo”, sostiene l’avvocato Federico Cecconi, spiegando che la decisione di sottrarsi alla perizia è del suo cliente: “Una volta appreso il contenuto del quesito peritale disposto dal Tribunale ed, in particolar modo, l’ampiezza degli approfondimenti anche psichiatrici demandati, ha ritenuto, del tutto comprensibilmente, gli stessi inaccettabili”.
Ma non solo. Nella sua dichiarazione l’ex premier si scaglia pure contro la procura, sostenendo che sono stati usati “toni e modi davvero inaccettabili nei confronti miei e dei medici che mi hanno per molte volte visitato, ha chiesto di disattendere le medesime conclusioni e procedere oltre. Ma la decisione di sottopormi a perizia non solo medico-legale e cardiologica, ma anche psichiatrica appare al di fuori di ogni logica e del tutto incongrua rispetto alla mia storia e al mio presente”. Il riferimento è probabilmente per le parole della procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, che ha definito il quadro clinico di Berlusconi come “un quadro di malattia di vecchiaia“, sottolineando che l’imputato è stato visto “scorrazzare in kart nella sua Sardegna, parlare con i leader politici“. “Se non fosse supportato da una serie di medici infinita e di avvocati sarebbe qui a farsi il processo”.
Già nel maggio scorso, a causa delle condizioni di salute di Berlusconi, il processo Ruby ter era stato rinviato pe quattro udienze di seguito. Quattro mesi fa i giudici avevano respinto le istanze di accusa e difesa che chiedevano di separare la posizione di Berlusconi da quella degli altri 28 imputati, tutti accusati di corruzione in atti giudiziari. Analoga richiesta era stata avallata invece dai giudici del filone in corso a Siena: nel capoluogo, dove la richiesta di condanna dell’accusa pende dal 2020, la posizione di Berlusconi è stata stralciata da quella dell’unico altro imputato, l’amico cantautore Mariano Apicella, che invece deve rispondere di falsa testimonianza.
Nelle ultime due settimane, Berlusconi è stato per tre volte all’ospedale San Raffaele. L’ultima volta è stata lunedì 6 settembre per sottoporsi a un controllo medico di mezz’ora. Una settimana prima, lo scorso primo settembre, il fondatore di Forza Italia era stato nella clinica per circa due ore. Alcuni giorni prima invece c’era stato l’ultimo ricovero, quello del 27 agosto. Il blitz dal medico personale, Alberto Zangrillo, aveva ancora una volta agitato gli azzurri, anche se ormai il partito è abituato ai continui pit stop dell’ex presidente del Consiglio legati al suo stato di salute altalenante a causa delle aritmie cardiache dovute all’operazione a cuore aperto subita nel 2016 e agli effetti del long Covid post contagio, avvenuto esattamente un anno fa. Ora però che avrebbe dovuto sottoporsi alla perizia dei medici della corte, però, Berlusconi ha preferito sottrarsi.
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Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "Il Jobs Act è una legge che ha creato oltre un milione di posti di lavoro, più della metà a tempo indeterminato, e che ha introdotto tutele fondamentali come l’eliminazione delle dimissioni in bianco. La decisione della Corte Costituzionale che dà il via al referendum relativo al Jobs Act ci trova quindi pronti: spiegheremo ai cittadini quanto sarebbe sbagliato cancellare queste conquiste che creano posti di lavoro, sviluppo e tutele". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva.
"Quanto al referendum sull’autonomia, accettiamo il verdetto della Consulta che dopo la precedente pronuncia sulla legge Calderoli appariva pressoché scontata. Ogni modifica sull’autonomia differenziata passerà dal Parlamento, e lì ci faremo trovare pronti e determinati".
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "Le mie più sentite congratulazioni al presidente Trump per l’inizio del suo secondo mandato. Il popolo americano ha fatto una scelta chiara, che riflette l’impegno per la crescita economica, la sicurezza e la sovranità nazionale”. Lo scrive su X il Co-Presidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo, Nicola Procaccini dí Fratelli d’Italia.
“Noi dell'Ecr condividiamo molte delle priorità delineate dal presidente Trump: contrastare l'immigrazione clandestina, garantire comunità più sicure, tagliare le tasse e la burocrazia e ripristinare la competitività economica. Queste non sono solo priorità americane, ma anche europee”.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "La Sardegna, con il nostro ricorso accolto dalla Corte lo scorso novembre, ha difeso la sua specialità e contrastato una legge iniqua. Una legge che la Corte stessa, ascoltando le preoccupazioni delle Regioni promotrici, ha già demolito e svuotato perché ci toglieva risorse e ci condannava a restare indietro. Se il capogruppo della Lega Veneta ha dichiarato recentemente che il Veneto vale più della Sardegna, per farci capire cosa si intende per differenziata, noi invece continueremo a difendere con le unghie e con i denti le risorse e le opportunità che le spettano”. Così la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - “Sul referendum sulla cittadinanza daremo battaglia nel nome dell’estensione dei diritti e per superare una legislazione particolarmente arretrata. Si tratta di un referendum promosso da un vasto arco di soggetti, tra cui numerose associazioni dei nuovi cittadini, persone a cui per troppo tempo è stata tolta la voce. Lotteremo al loro fianco”. Così in una nota Pierfrancesco Majorino della segreteria del Partito Democratico, responsabile Immigrazione.
Washington, 20 gen (Adnkronos) - Non è stato un blitz come quello di Mar a lago, rivelatosi determinante per la liberazione di Cecilia Sala, ma una intera giornata quella che Giorgia Meloni ha dedicato, per la seconda volta in un mese, a Donald Trump. La premier non è voluta mancare all'inauguration day del presidente americano, sottolineando quanto sia importante "dare una testimonianza della volontà di continuare e rafforzare" la relazione Italia-Usa.
E questa "testimonianza" la premier l'ha data plasticamente già di primo mattino, quando insieme alla famiglia Trump, a quella del vice presidente Vance e pochi altri, ha preso parte alla messa di 'benedizione' del neo commander in chief alla chiesa episcopale di st John, proprio di fronte alla Casa Bianca. Poi il trasferimento alla Rotonda del Campidoglio, a Capitol hill, per il giuramento spostato al chiuso a causa dell'ondata di gelo che ha stretto Washington. Con lei, oltre ai diplomatici, la fida Patrizia Scurti in delegazione.
Meloni siede sotto lo sguardo della statua di Abramo Lincoln, nei posti riservati ai capi di Stato e di governo invitati da Trump. Una sparuta elite che comprende la presidente del Consiglio (unica leader Ue) e, tra i pochi altri, il presidente argentino Javier Milei, con cui Meloni chiacchiera a lungo inquadrati più volte dalle telecamere di Fox news, che non ha perso una battuta della giornata-evento.
(Adnkronos) - A pochi passi, i 'big tech Ceo' che Trump ha voluto come ospiti vip della cerimonia e che l'hanno sostenuto nel suo cammino di ritorno alla sala ovale: Tim Cook, Jeff Bezos, Sandor Picahi, Sam Altman, Mark Zuckenberg e ovviamente Elon Musk. Sui social, è il capo delegazione di FdI-Ecr all'Europarlamento Carlo Fidanza, a Washington con un piccola pattuglia di parlamentari italiani ospiti dei Repubblicani Usa, a dare il senso politico della 'foto di Capitol hill' della Meloni: "La nostra presidente è ormai riconosciuta da tutti come l’interlocutrice privilegiata di Trump in Europa".
Nella sua valutazione del Trump day, Meloni al mattino è più ecumenica: "Penso sia molto, molto importante per una nazione come l’Italia che ha rapporti estremamente solidi con gli Stati Uniti dare una testimonianza della volontà di continuare e se mai rafforzare quella relazione in un tempo nel quale le sfide sono globali e interconnesse", spiega prima di lasciare l'albergo.
Più tardi su X augura buon lavoro a Trump e assicura: "Sono certa che l’amicizia tra le nostre Nazioni e i valori che ci uniscono continueranno a rafforzare la collaborazione tra Italia e Usa", per poi sottolineare: "L’Italia sarà sempre impegnata nel consolidare il dialogo tra Stati Uniti ed Europa, quale pilastro essenziale per la stabilità e la crescita delle nostre comunità".
(Adnkronos) - Per il ministro dell'Ue Tommaso Foti, la missione di Meloni a Washington "conferma il ruolo cruciale che, nel prossimo futuro, la nostra Nazione intende giocare nelle relazioni transatlantiche, ponendosi come ponte strategico tra Europa e America".
In questo contesto, e anche per il rigido protocollo che governa l'insediamento del presidente americano, si stempera anche l'attesa per un faccia a faccia Meloni-Trump, prima auspicato e poi annunciato alla vigilia anche da Fidanza. "Non era previsto, non era il contesto e non ci sarà problema a farlo in futuro", è il senso del ragionamento dell'entourage della premier. Così, direttamente lasciando ad un certo punto le lunghe celebrazioni, Meloni può salutare e tornare subito in Italia.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "La decisione della Consulta che ha sancito l’ inammissibilità del referendum abrogativo sull’autonomia conferma che la riforma scritta dal ministro Calderoli è, come sapevamo, coerente e corretta nel rispetto delle previsioni costituzionali. Per cui avanti con l’iter della riforma e con i negoziati con le regioni che hanno già richiesto le prime materie ‘non Lep’, come la Lombardia. Avanti tutta con l’autonomia!”. Lo dichiara il segretario regionale della Lega Lombarda Salvini Premier e presidente dei senatori della Lega Salvini Premier, senatore Massimiliano Romeo.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "La Corte Costituzionale, dichiarando inammissibile il referendum sull’autonomia, perché ‘l’oggetto e la finalità del quesito sono poco chiari’, ha bocciato l’opposizione. D’altra parte, cosa ci si può aspettare da una sinistra incapace anche di scrivere i quesiti da sottoporre ai cittadini per una consultazione popolare? Per quanto ci riguarda, noi andiamo avanti con il percorso riformatore, nell’interesse dell’Italia”. Così la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli.