L'attrice ne ha parlato in un'intervista a People in cui ha spiegato che il bimbo "ha salvato la vita a tre persone, due bambini e un uomo di 45 anni
“Il mio nipotino ha salvato la vita a tre persone. Niente più di questo aiuta la nostra famiglia a sopportare la sua tragica morte, dandoci un po’ di pace”. Con queste parole Sharon Stone ha fatto sapere che gli organi di suo nipote River, morto lo scorso 30 agosto a soli 11 mesi, sono stati donati e hanno contribuito a salvare tre vite. L’attrice ne ha parlato in un’intervista a People in cui ha spiegato che il bimbo “ha salvato la vita a tre persone, due bambini e un uomo di 45 anni“.
Sharon Stone, ancora distrutta dalla tragedia, ha deciso di rivelare questa decisione presa dalla sua famiglia per lanciare un appello sull’importanza di donare i propri organi: “Può accadere una tragedia nella propria vita, nella propria famiglia. Per la nostra, questa opportunità di essere donatori di organi è stata una salvezza. Non tutti la pensano allo stesso modo su questo tema. Però a noi ha dato un po’ di pace”.
Anche i genitori del piccolo River si sono espressi sul tema, con un testo pubblicato sulla pagina Instagram del Center for Organ Recovery and Education: “Era il nostro piccolo burlone, il nostro bambino acquatico, il nostro piccolo buongustaio — hanno scritto —, ora River è diventato anche un eroe. Morendo, il nostro bambino ha dato un contributo a questo mondo molto più grande di quanto la maggior parte di noi possa mai sperare di dare”.