Monsignor Massimo Palombella sarà il nuovo responsabile della Cappella musicale del Duomo di Milano. Non ci sarebbe nulla di strano se il 53enne torinese di formazione salesiana e con studi al Conservatorio non avesse ottenuto l’incarico dopo essere stato “licenziato” da Papa Francesco. È stato infatti coinvolto in un’indagine interna per riciclaggio, truffa e peculato quando era a capo della Cappella musicale Sistina.
Nel 2018 il Vaticano si era allarmato per alcuni scatti che ritraevano il coro del sacerdote – composto da adulti e bambini – insieme a cantanti e attrici in abiti succinti, durante un concerto al Metropolitan Museum di New York. Il caso non si era limitato a suscitare indignazione, ma aveva anche accelerato l’indagine aperta dalla Santa Sede in seguito ad alcune segnalazioni dei genitori dei membri più giovani del gruppo, che accusavano di avere impiegato metodi severi (a tratti violenti). Ulteriori accertamenti avevano poi rivelato altre ombre sul conto del Monsignore: a partire dalle centinaia di migliaia di euro che il salesiano si era premurato di spostare su conti segreti. Una manovra già nota agli inquirenti vaticani, che stavano investigando sulla gestione dei fondi di un altro collaboratore stretto di Ratzinger, il suo segretario particolare, padre Georg.
Oltre ad impegnarsi a scegliere degli assistenti più affidabili, rispetto a quelli del precedete Papa, Francesco aveva innescato il commissariamento della Sistina e l’allontanato di Georg – ufficialmente mandandogli un avviso. La stessa sorte era toccata anche a Palombella, ma il torinese si è ora rifatto con un altro incarico di prestigio: nonostante alcune opposizioni nella curia milanese, l’arciprete Mario Delpini lo ha chiamato a dirigere il coro della Veneranda fabbrica del Duomo.