In agosto sono stati oltre 1,2 milioni i nuclei percettori di reddito di cittadinanza e 135mila quelli che hanno preso la pensione di cittadinanza, per un totale di oltre 3 milioni di persone coinvolte. L’importo medio è stabile a 546 euro. Ad altre 574mila famiglie è stata pagata almeno una mensilità del reddito di emergenza nel 2021, delle tre previste, con un importo medio mensile di 545 euro e un numero di persone coinvolte di oltre 1,3 milioni. Sono i dati dell’ultimo Osservatorio dell’Inps, che mostra anche come l’importo medio per le famiglie con una sola persona sia di 446 euro mentre le famiglie con almeno sei componenti che percepiscono il reddito sono appena 32.350 con un sussidio medio di 675 euro. Cosa che riporta in luce la necessità di rivedere – nell’ambito della futura revisione di requisiti e regole per l’attribuzione del reddito – le scale di equivalenza che parametrano il sussidio al numero di persone in famiglia.

Su 1.359,481 famiglie beneficiarie del reddito o della pensione di cittadinanza 604.381 sono composte da una sola persona. I single che ricevono il sussidio sono quindi il 44,46% del totale. I nuclei con minori sono quasi 443mila, con un numero di persone coinvolte di oltre 1,64 milioni, contro le 916.724 le famiglie beneficiarie senza minori. I nuclei percettori nei quali ci sono disabili sono quasi 231mila, con oltre 536mila persone coinvolte.

La distribuzione per aree geografiche vede 301.000 famiglie beneficiarie al Nord per 592mila persone coinvolte. Al Centro le famiglie che hanno il sussidio sono 213.393 per 427mila persone coinvolte mentre al Sud le famiglie con il Reddito o la pensione di cittadinanza sono 844.938 per oltre 2 milioni di persone coinvolte. Nella sola provincia di Napoli, come già emerso dalle precedenti rilevazioni, le famiglie che percepiscono il sussidio sono 179.924, praticamente pari all’intera Lombardia e Piemonte (180mila).

Dal monitoraggio emerge come nei primi otto mesi del 2021 ci sia stato un boom per le revoche del rdc, che hanno riguardato quasi 83mila nuclei contro i meno di 26mila dell’intero 2020. Il boom è legato almeno in parte ai controlli sul possesso di autoveicoli derivanti dalla convenzione attivata da Inps con Aci. Nessun componente del nucleo deve infatti essere intestatario di auto immatricolate nei sei mesi antecedenti la richiesta o con cilindrata superiore a 1.600 cc, né di motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti. Aumento contenuto invece per le decadenze, oltre 230milaa fronte delle quasi 260mila dell’anno precedente.

Per quanto riguarda il reddito di emergenza Inps ricorda come il decreto-legge 41/2021 abbia previsto il riconoscimento, a domanda, di ulteriori tre mensilità per i mesi di marzo, aprile e maggio 2021. Oltre 803mila beneficiari sono cittadini italiani (315mila nuclei con un importo medio mensile di 582 euro), 426mila cittadini extracomunitari (quasi 225mila nuclei con un importo medio mensile di 495 euro) e circa 78mila cittadini comunitari (per quasi 35mila nuclei e importo medio mensile di 538 euro).

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