Giuseppe Sala potrebbe confermarsi sindaco di Milano. E potrebbe farlo già al primo turno. È quello che emerge dall’ultimo sondaggio di Winpoll per il Sole 24 ore. Considerando che il 26% degli intervistati non ha risposto o non intende andare a votare, tra quelli che si sono espressi il 55,5% ha spiegato di voler votare l’attuale primo cittadino. Per Luca Bernardo, candidato del centrodestra, voterebbero il 35,9%, mentre per Layla Pavone, la manager scelta dal Movimento 5 stelle, il 3%. Anche in caso di ballottaggio Sala vincerebbe nettamente lo scontro con lo sfidante: finirebbe 63,7 a 36,4.

A lanciare la volata al primo cittadino è la forza della lista del Pd, stimato al 26,3% che ne fa di gran lunga il primo partito a Milano. Il secondo? La lista civica per Sala data al 17,9%. Con questo quadro, dunque, nel capoluogo lombardo i dem da soli prenderebbero più della Lega (al 14,4%) e di Fratelli d’Italia (quattro decimali sotto il 10%). Forza Italia rimane all’8,1%, coi 5 stelle al 3,7. Già alle europee del 2019, quando a livello nazionale la Lega superò il 33%, il Pd aveva ottenuto a Milano il 36% contro il 27,4% del partito di Matteo Salvini. Bisogna tornare indietro di dieci anni, alle comunali del 2011 per vedere il Pd secondo dietro a Forza Italia, seppur di un solo decimale. Da sottolineare poi che secondo la rilevazione di Winpoll Sala prenderebbe 4,5 punti in più rispetto alle liste che lo sostengono: voti che arrivano direttamente dai partiti che sostengono Bernardo.

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