A Zona bianca su Rete 4 è stato l’infettivologo del San Martino di Genova a puntare il dito contro l’ex giornalista del TG4. “I farmaci non vengono fuori da qualche sistema nebuloso, ma hanno fatto tutte le rigorose sperimentazioni arrivando fino alla fine e ora si spera siano disponibili per tutti", ha esordito
Bassetti contro Brosio (o Brosio contro Bassetti). Motivo del contendere? L’efficacia dei vaccini e il ritardo nelle cure anti-Covid. A Zona bianca su Rete 4 è stato l’infettivologo del San Martino di Genova a puntare il dito contro l’ex giornalista del TG4. “I farmaci non vengono fuori da qualche sistema nebuloso, ma hanno fatto tutte le rigorose sperimentazioni arrivando fino alla fine e ora si spera siano disponibili per tutti. È diverso da altre cure che vengono propagandate”. A quel punto è Brosio a incalzare: “Perché per i vaccini l’approvazione è stata rapidissima e invece per i farmaci anti-Covid no? Da una parte si accelera e dall’altra no, qualcuno può pensare che si favorisca il vaccino. Per i vaccini ci vogliono anni, qua li hanno approvati in pochi mesi e non sono efficaci o risolutivi”.
A quel punto Bassetti si è infilato in una disquisizione sulla percentuale di efficacia in generale dei farmaci: “Lo conosce un farmaco che ha il cento per cento di efficacia? Io non lo ho ancora conosciuto. Se lei ce l’ha il farmaco ideale prende il premio Nobel. Perché un antibiotico che funziona al cento per cento non esiste, un anti-tumorale che funziona al cento per cento non esiste, un anti-ipertensivo che funziona al cento per cento non esiste. Questa è la medicina, mi spiace. Sennò si va a chiedere il miracolo a Lourdes. E non non facciamo i miracoli”.
A quel punto Brosio, noto per la sua devozione proprio alla Madonna, in chiave bosniaca, alla Medjugorje si è scagliato sui vaccini: “Sono stati testati sperimentalmente, prima andavano testati in laboratorio, poi sugli scimpanzé e poi sull’uomo. I vaccini non sono efficaci e risolutivi, è stato proposto come la panacea di tutti i mali e non è così. È uno dei mezzi per combattere il virus, ma non è risolutivo”. Bassetti ha chiuso la querelle ricordando che la tecnologia mRna non è datata 2020, ma 2008: “Chi lavorava sull’mRna messaggero ci ha lavorato anche per Sars ed Ebola, così ha dovuto solo innestare un virus diverso. Evitiamo di dire che abbiamo fatto un salto nel buio, è una fandonia”.