Russia Unita – il partito di Vladimir Putin – è al 38,5%, il Partito comunista al 25,1%, il Partito liberal-democratico al 9,5%, New People al 7,8% e Russia Giusta al 6,6% Sono i primi dati diffusi dall’agenzia indipendente Interfax sulle elezioni della Duma, la camera bassa del Parlamento di Mosca che si rinnova dopo cinque anni. Nonostante l’ampio vantaggio, si tratta di un balzo all’indietro per Russia Unita: alle parlamentari del 2016 il partito del presidente aveva ottenuto il 54,2% dei suffragi, pari a 343 dei 450 seggi, mentre alle elezioni presidenziali del 2018 Putin ottenne il 76,6% (56 milioni di voti). Con questi risultati lo “zar” potrebbe non avere più la maggioranza dei due terzi degli eletti, che gli consente di cambiare la Costituzione in autonomia. Un primo exit poll ripreso dall’agenzia governativa Ria Novosti aveva dato Russia Unita al 45% e il Partito comunista al 21%.
L’affluenza si è fermata al 45,15% (cinque anni fa era stata del 47,88%). Il capolista di Russia Unita è il ministro della Difesa Sergei Shoygu, seguito dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov e da Denis Protsenko, direttore del più grande ospedale anti-Covid creato nel Paese. Domenica 19 settembre, nell’ultimo giorno di votazioni, Google ha bloccato l’accesso a due liste e due video che presentavano i candidati consigliati da Alexei Navalny, leader dell’opposizione in carcere, per tentare di battere i candidati del partito di Putin nei collegi uninominali (che assegnano la metà dei seggi). In tutto il Paese si sono susseguite le denunce di brogli, con tanto di prove video, ma la Commissione elettorale centrale ha parlato di appena 12 casi di irregolarità in tutto il Paese.
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Elezioni Duma in Russia, i primi risultati: il partito di Putin primo al 38,5%, nel 2016 vinse col 54,2%. Denunce di brogli in tutto il Paese
Nonostante l'ampio vantaggio, si tratta di un balzo all'indietro per Russia Unita: con questi risultati lo "zar" potrebbe non avere più la maggioranza dei due terzi degli eletti, che gli consente di cambiare la Costituzione in autonomia. L'affluenza si è fermata al 45,15%. La Commissione elettorale centrale parla di appena 12 casi di irregolarità in tutto il Paese.
Russia Unita – il partito di Vladimir Putin – è al 38,5%, il Partito comunista al 25,1%, il Partito liberal-democratico al 9,5%, New People al 7,8% e Russia Giusta al 6,6% Sono i primi dati diffusi dall’agenzia indipendente Interfax sulle elezioni della Duma, la camera bassa del Parlamento di Mosca che si rinnova dopo cinque anni. Nonostante l’ampio vantaggio, si tratta di un balzo all’indietro per Russia Unita: alle parlamentari del 2016 il partito del presidente aveva ottenuto il 54,2% dei suffragi, pari a 343 dei 450 seggi, mentre alle elezioni presidenziali del 2018 Putin ottenne il 76,6% (56 milioni di voti). Con questi risultati lo “zar” potrebbe non avere più la maggioranza dei due terzi degli eletti, che gli consente di cambiare la Costituzione in autonomia. Un primo exit poll ripreso dall’agenzia governativa Ria Novosti aveva dato Russia Unita al 45% e il Partito comunista al 21%.
L’affluenza si è fermata al 45,15% (cinque anni fa era stata del 47,88%). Il capolista di Russia Unita è il ministro della Difesa Sergei Shoygu, seguito dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov e da Denis Protsenko, direttore del più grande ospedale anti-Covid creato nel Paese. Domenica 19 settembre, nell’ultimo giorno di votazioni, Google ha bloccato l’accesso a due liste e due video che presentavano i candidati consigliati da Alexei Navalny, leader dell’opposizione in carcere, per tentare di battere i candidati del partito di Putin nei collegi uninominali (che assegnano la metà dei seggi). In tutto il Paese si sono susseguite le denunce di brogli, con tanto di prove video, ma la Commissione elettorale centrale ha parlato di appena 12 casi di irregolarità in tutto il Paese.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".