La Regina degli Scacchi esiste davvero. Si chiama Nona Gaprindashvili, ha 80 anni e vive a Tblisi, la capitale della Georgia. Nona è arrabbiata e non poco con la Regina degli Scacchi che Netflix ha portato nelle case di mezzo mondo con l’apprezzata e seguitissima serie tv. La protagonista è Beth Harmon, interpretata da Anya Taylor-Joy. A un certo punto e dopo aver conquistato svariati successi, Beth si trova in Russia. È lì che un cronista dice: “Elizabeth Harmon non è affatto una giocatrice importante. L’unica cosa inusuale di lei è il suo sesso. E anche questo non è unico in Russia. C’è Nona Gaprindashvili, ma lei è campionessa femminile di scacchi e non ha mai affrontato uomini“. Ora, la serie si basa su un libro di Walter Tevis del 1983, The Queen’s Gambit, che poi sarebbe “un’apertura del gioco che consiste nell’offerta di un pedone sul lato di donna (detto anche ovest) della scacchiera al giocatore avversario per ottenere un vantaggio nel gioco a discapito della (possibile) perdita di materiale”. La frase nel libro non c’è e Nona Gaprindashvili, prima donna a essere nominata “Gran Maestra” non ci sta: “Una falsità devastante, che mina e degrada i miei successi davanti a un pubblico di milioni di spettatori”, l’ha definita parlando con il New York Times. E ha deciso di fare causa a Netflix per 5 milioni di dollari più la rimozione della frase. “Stavano tentando di creare questo personaggio fittizio che stava aprendo la strada ad altre donne, quando in realtà io avevo già spianato la strada e avevo ispirato generazioni“, ha aggiunto Nona nell’intervista. Nona, che ha sfidato 59 uomini prima dell’anno di ambientazione della serie, il 1968. Il colosso dello streaming replica che “c’è massimo rispetto per la signora Gaprindashvili e la sua illustre carriera, ma riteniamo che questa affermazione non abbia alcun merito”.