“Mia figlia è stata mal consigliata e si è fidata di un gruppo di esaltati no vax che l’ha convinta ad assumere queste posizioni”. Sono queste le parole al Gazzettino del padre di Sabrina Pattarello, la maestra veneta di 45 anni, “riduzionista” e no vax, oggi ricoverata in terapia intensiva, in gravi condizioni. Secondo le ultime notizie raccolte dal quotidiano veneto nelle ultime ore le condizioni sarebbero migliorate, ma la situazione resta molto seria.
La donna era diventata nota per le sue proteste a seguito del licenziamento da una scuola di Treviso. Si era infatti rifiutata di rispettare le misure anti Covid in aula. Nel settembre 2020 poi, durante una manifestazione negazionista a Prato della Valle, vicino Padova, aveva minacciato i giornalisti presenti, a suo dire “corrotti e falsi“, oltre che responsabili delle manipolazioni sui numeri dei contagi. Quelle esternazioni, oltre alle sue posizioni no vax e no mask già note a scuola, le erano costate il posto di lavoro: i genitori degli alunni le avevano infatti riferite al dirigente, che aveva deciso così di non rinnovarle il contratto. Secondo quanto emerso, in particolare, l’insegnante rifiutava di indossare la mascherina in aula e ai bambini diceva che “di coronavirus muoiono solo i vecchi”, invitandoli così ad avvicinarsi tra loro e a non rispettare le regole su distanziamento e mascherine.
“Se fosse stata una bambina, avrei fatto di tutto per farle capire che stava sbagliando e l’avrei accompagnata per mano per farla riflettere – ha detto ancora il padre – Ma è una donna fatta e non ho potuto far altro che vederla percorrere la sua strada e sbagliare fino al punto di mettere al rischio la vita”. Poi, riferendosi alle condizioni di salute critiche della figlia, che ha contratto il virus: “Chissà se si sarà resa conto che, nel momento in cui si è sentita male, non ha potuto rivolgersi ai no vax, ma ha dovuto chiamare il pronto soccorso e chiedere aiuto alla medicina e alla scienza”.