Prima del ritrovamento del corpo della fidanzata, il ragazzo si era rifiutato di dare informazioni più dettagliate alla famiglia: "Brian si rifiuta di dirci dove ha visto Gabby per l’ultima volta, o di spiegare perché l’abbia lasciata da sola tornando con il camper", hanno detto i familiari in un comunicato
Era partita per un viaggio negli Stati Uniti a bordo di un van. Gabby Petito lo faceva spesso: questa 22enne americana, diventata famosa sui social grazie al racconto della sua vita, si era inventata un format intitolato proprio “Van Life”. Lo scorso 4 luglio era partita da New York assieme al fidanzato, Brian Laundrie. Il loro viaggio si sarebbe dovuto concludere in Oregon, nel giorno di Halloween. Ma qualcosa è andato storto. Di Gabby, a fine agosto, si sono perse le tracce. Per giorni l’America è rimasta con il fiato sospeso, e la blogger è stata presto ribattezzata “la figlia d’America”.
Le ultime immagini che si hanno della youtuber sono quelle di una videocamera di sorveglianza: si vede mentre litiga pesantemente col fidanzato, Brian. Proprio lui che l’1 settembre è tornato a casa senza Gabby, e poi ha fatto perdere le tracce di sé. Dopo settimane di ricerca, il corpo della youtuber è stato trovato senza vita in una foresta in Wyoming. L’FBI ha confermato la sua morte. Le cause del decesso, però, non sono ancora state determinate.
Ora le ricerche si stanno concentrando sul fidanzato della ragazza. Da più di una settimana di lui si sono perse le tracce. Per la polizia è una “persona d’interesse per le indagini”, anche se non è ancora accusato di alcun reato. Prima del ritrovamento del corpo della fidanzata, il ragazzo si era rifiutato di dare informazioni più dettagliate alla famiglia: “Brian si rifiuta di dirci dove ha visto Gabby per l’ultima volta, o di spiegare perché l’abbia lasciata da sola tornando con il camper. Sono domande cruciali che esigono risposte immediate”, hanno detto i familiari in un comunicato.