Durst, un ricco signore 78enne di New York, salì agli onori delle cronache perché durante un fuori onda delle riprese del documentario Hbo, The Jinx, mentre si recava al bagno ma era ancora microfonato confessò pensando di non essere ascoltato: “Che diavolo ho fatto? Li ho uccisi tutti, naturalmente”
Robert Durst è stato giudicato colpevole di omicidio di primo grado. Il verdetto è arrivato dopo oltre sette ore in camera di consiglio da un tribunale di Los Angeles, ed è l’ultimo capitolo di una intricata e losca vicenda di omicidi mai risolti. Qualcuno ricorderà il bizzarro accadimento televisivo di circa cinque anni fa. Durst, un ricco signore 78enne di New York, salì agli onori delle cronache perché durante un fuori onda delle riprese del documentario Hbo, The Jinx, mentre si recava al bagno ma era ancora microfonato confessò pensando di non essere ascoltato: “Che diavolo ho fatto? Li ho uccisi tutti, naturalmente”. Era il marzo 2015 e mentre gli spettatori attendevano la sesta e ultima puntata della serie, intitolata “What the Hell did I do?”, l’FBI aveva già potuto visionare il girato ed eseguire il mandato di cattura per Durst, ricercato in tre stati, registrato sotto falso nome in un hotel di New Orleans.
L’uomo, all’epoca 71enne, erede di una delle più grandi fortune dell’impero immobiliare sulla costa est, era stato coinvolto in ben tre omicidi nel corso degli ultimi 30 anni ma uscendone sempre pulito. Il primo riguardava sua moglie Kathie McCormack scomparsa improvvisamente il 31 gennaio 1982, mentre conviveva col lui in una ricca casa del Vermont. Di lei non si era saputo più nulla fino a quando nel 2000 un’amica di Durst, Susan Berman, che aveva dichiarato di conoscere i particolari della scomparsa di Kathie è stata trovata uccisa nel suo appartamento di Beverly Hills. Nel 2001 Durst venne poi arrestato in Texas con l’accusa di aver ucciso un vicino di casa di colore, anche se venne giudicato innocente dalla giuria popolare dopo il processo.
Nelle scorse ore, invece, è arrivato il verdetto di un processo scaturito proprio da quella confessione captata involontariamente dal regista della serie The Jinx. Durst, apparso in aula in sedia a rotelle, è stato dichiarato colpevole di aver ucciso la Berman, ovvero l’amica che lo avrebbe aiutato ad uccidere la moglie. Va anche detto che, come ha riportato il New York Times, e poi confermato durante il lungo dibattimento in aula, tra l’accusato e il pubblico ministero, l’audio registrato per caso dal regista Andrew Jarecki, non era una frase unica come ascoltato nella versione finale della serie, ma frutto di due differenti frasi pronunciate da Durnst e montate dagli autori di The Jinx.