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Verissimo, Orietta Berti: “Avere un amico gay per me è importantissimo, hanno l’intelligenza sia dell’uomo che della donna”

La cantante, regina dell'estate con il brano Mille, si è lasciata andare ad una lunga intervista e a Silvia Toffanin ha rivelato: "Non so se posso dirlo.. mia madre era una comunista sfegatata, ecco cosa faceva per andare a messa"

di F. Q.

Tra gli ospiti di Verissimo, nella puntata di ieri 19 settembre, c’è stata anche Orietta Berti. La cantante di Cavriago si è raccontata tra successi professionali (ultimo fra tutti il brano Mille insieme a Fedez ed Achille Lauro) e aneddoti di vita privata: “Mia mamma.. posso dirlo? Era una comunista sfegatata, però andava lo stesso a messa. Mio papà la accompagnava nella chiesa di un paese vicino, così che le amiche non la vedessero”, ha detto a Silvia Toffanin.

Tra gli interventi e le sorprese anche quello dello stylist Nick Cerioni che, in un videomessaggio, le ha detto: “Tu sei un grande stimolo di libertà, perché quando ci siamo conosciuti per il tuo primo videoclip, tu sei stata molto moderna e questo mi ha colpito. Sei stata anche al mio matrimonio e non è da tutti, non tutti sono favorevoli a questo tipo di unioni (è sposato con un altro uomo, ndr). Ti vogliamo veramente bene”. Allora lei: “Per me son tutti miei fratelli, avere un amico gay è importantissimo: hanno l’intelligenza sia dell’uomo che della donna, hanno buon gusto e ti danno l’allegria e la leggerezza che ci vuole”.

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