Dopo la rottura delle trattativa e la scelta di Ita di “procedere in maniera unilaterale con l’applicazione del regolamento aziendale (al posto del contratto nazionale, ndr) e con l’immediata assunzione a chiamata dei lavoratori”, come denunciato dai sindacati, qualche centinaio di dipendenti ex Alitalia sono tornati a manifestare a Roma, in piazza San Silvestro, per protestare contro i vertici della nuova compagnia.
Il piano voluto dall’azienda, di fronte a circa 7mila esuberi e ai tagli degli stipendi, viene considerato dai sindacati e dai lavoratori come “irricevibile”. “Servono garanzie su contratto e ammortizzatori sociali, altrimenti continueremo con la mobilitazione a oltranza. La scelta dell’azienda è grave”, denunciano. Ma non solo, perché il timore concreto – spiegano – è quello di un “dramma sociale“: “Troppo poche 2800 persone su 10mila, tutti gli attuali dipendenti vanno salvaguardati. Senza dimenticare l’indotto”, hanno rilanciato lavoratori e sigle sindacali, nel giorno in cui i vertici dell’azienda erano convocati in commissione alla Camera.