Prima la protesta di fronte a un ufficio postale, dove secondo una ricostruzione era stato richiesto l’intervento dei Carabinieri dopo che due utenti si erano rifiutati di indossare correttamente la mascherina all’interno dei locali. Poi il rifiuto di esibire i documenti. Ugo Rossi, candidato sindaco di Trieste per il Movimento 3V, per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Rossi ha condiviso gli attimi della protesta, immediatamente precedenti all’arresto, sul suo profilo Facebook: il candidato del Movimento 3V interviene di fronte alle Poste a sostegno dei due utenti che si sono rifiutati di indossare correttamente la mascherina portando con sé un megafono. Con la videocamera sempre rivolta verso di lui, Rossi racconta quegli attimi, parlando di “due pattuglie di polizia e quattro si Carabinieri” perché “una persona non aveva la ‘museruola’, ovvero ce l’aveva ma abbassata perché non poteva respirare”. A chiamare le forze dell’ordine, secondo Rossi, lo stesso “direttore” dell’ufficio postale. Nel lungo video Rossi incita i cittadini ad “alzare la testa”, sottolineando che “quando vincerò le elezioni” le forze dell’ordine dovranno “ubbidire ai miei ordini“. Poi seguono momenti di concitazione: i militari chiedono al candidato sindaco i documenti per l’identificazione e lui rifiuta più volte di darli, dichiarando però le proprie generalità a voce. Il video si interrompe con Rossi messo a terra dalle forze dell’ordine.
È in un altro video, pubblicato dalla pagina Facebook “Vivere o sopravvivere” che si può vedere il prosieguo dell’operazione: il candidato viene caricato a fatica su un’auto e portato alla caserma di via Hermet. Nello scontro fisico due carabinieri sono rimasti feriti e sono stati trasportati al pronto soccorso di Cattinara. Lo stesso Rossi, dopo le formalità di rito in caserma, ha accusato un malore ed è stato portato all’ospedale di Cattinara. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari.