Decreto Green pass bis (prima alla Camera e poi al Senato), riforma del processo civile e del processo penale. Il governo Draghi, quello con la terza maggioranza più larga di sempre, in neanche 48 ore ha chiesto o programmato di chiedere cinque voti di fiducia. Un modo per tenere insieme forze variegate e scampare i blitz dei partiti, ma anche l’espediente che evita al Parlamento di discutere almeno sui testi o addirittura avanzare modifiche. Al momento l’esecutivo è a quota 14 voti di fiducia, che diventeranno 15 questa sera a Palazzo Madama. Ad agosto scorso, alla chiusura dei lavori, la media era quella di 1 fiducia ogni 13,39 giorni: ovvero simile (se non leggermente peggiore) al governo Conte 2 quando era stata posta 1 fiducia ogni 13,5 giorni. Per l’anno e tre mesi di governo dei gialloverdi invece, la fiducia è stata 1 ogni 30 giorni circa. Chi protesta ora sono le uniche forze di opposizione: Fratelli d’Italia e gli ex M5s di Alternativa c’è. “A cosa serve il Parlamento se il governo sistematicamente pone la fiducia su tutto?”, ha detto il capogruppo Fdi in Senato Luca Ciriani. Nessun commento invece dai partiti di maggioranza: la preoccupazione sui rischi di avere un’assemblea esautorata è svanita da quando è arrivato il governo Draghi e nessuno (o quasi) osa mai sollevare la questione della scarsa partecipazione degli eletti.
Decreto Green pass bis: ok della Camera, verso il Senato (per un’altra fiducia) – Il primo voto di fiducia di oggi è stato a Montecitorio: l’Aula si è espressa sul decreto legge Green pass bis e, nonostante alla Camera l’esecutivo abbia una maggioranza schiacciante (almeno 535 di scarto), anche qui è stata posta la fiducia. Il provvedimento ha ottenuto 413 voti a favore, 48 contrari e un astenuto. I riflettori erano puntati in particolare sul comportamento del gruppo della Lega: in effetti 80 deputati su 132 hanno votato sì. Erano assenti in 52, 41 dei quali non giustificati. La fotografia di una spaccatura dentro al partito del Carroccio che non può essere ridotto solo a un racconto dei giornali, ma è la riprova della situazione nel luogo più simbolico per una forza politica, il Parlamento Una timida contestazione è stata portata avanti alla leghista Rossana Boldi durante le dichiarazioni di voto: “Pensiamo sia giusto porre dei problemi per trovare soluzioni condivise e positive per il Paese”, ha detto. L’unico astenuto in Aula è stato invece l’ex ministro M5s Lorenzo Fioramonti. Il gruppo più presente è stato quello del Partito democratico (86 votanti su 93). In tutto sono stati presentati una novantina di ordini del giorno che saranno esaminati domattina 22 settembre e poi si passerà al voto finale sul provvedimento. A quel punto il decreto sarà trasferito al Senato dove, è già stato annunciato, sarà posta nuovamente la fiducia.
Nel merito del testo, ad ogni modo, il testo contiene le misure relative alla riapertura di scuole e università e l’obbligo di certificazione verde sui mezzi di trasporto, per chi entra negli edifici scolastici e chi lavora nelle Rsa. Tra le novità che sono state introdotte alla Camera durante l’esame in commissione c’è l’estensione da 48 a 72 ore della validità del “green pass” ottenuto in seguito alla somministrazione di un test molecolare.
Riforma del processo civile e penale: tre voti di fiducia in programma in Senato – Nelle prossime ore Palazzo Madama non deve solo affrontare la questione del decreto Green pass bis, ma anche il delicato nodo giustizia. Ma se il primo giro a Montecitorio delle riforme aveva provocato lacerazioni e scontri, questa volta i partiti di maggioranza hanno raggiunto l’accordo sull’impianto generale e nessun problema si prevede in Aula. In serata è arrivato il primo voto di fiducia sul disegno di legge delega di riforma del processo civile: i voti favorevoli sono stati 201, con 30 contrari.
Il testo ha come obiettivo il taglio del 40% della durata dei processi e ruota intorno agli impegni assunti dal governo con l’Europa nell’ambito del Pnrr. Queste alcune delle novità previste: entrata nel merito sin dalla prima udienza; incentivazioni economiche delle risoluzioni alternative delle controversie, come la mediazione; istituzione del Tribunale per la famiglia e i minori; nuove norme a tutela delle donne che subiscono violenza nei processi di separazione e di affido dei figli.
Domani 22 settembre toccherà poi al ddl delega per la riforma del processo penale che arriverà in Aula e sul quale, come annunciato, saranno posti due voti di fiducia. Sono lontane le contestazioni di luglio scorso quando, le proteste di M5s (con Giuseppe Conte e l’ex ministro Alfonso Bonafede in prima fila) portarono a modifiche sostanziali sul meccanismo dell’improcedibilità. Ma se per la maggioranza il provvedimento è già stato “digerito” ed è pronto per essere trasferito al governo che dovrà legiferare in materia (si tratta infatti di un disegno di legge delega), così non è per i pochi partiti di opposizione che hanno chiesto una maggiore discussione in Aula. A sollevare polemiche è stata la decisione della capigruppo di forzare (per stare dentro ai tempi) e portare il provvedimento davanti a Palazzo Madama, mentre erano ancora da votare gli emendamenti in commissione Giustizia. Una decisione contestata da Fdi e Alternativa c’è. “Quando ho preso la parola per far presenti le mie critiche”, ha detto all’Ansa il senatore di Ac Mattia Crucioli, “sono stato interrotto dai colleghi della maggioranza che evidentemente non vogliono nemmeno sentirsi dire che la democrazia parlamentare viene annullata. Io non chiedevo tanto, chiedevo almeno un giorno per votare gli emendamenti”. A quel punto anche il senatore di Fdi Balboni ha protestato per la convocazione di sedute notturne all’una e alle cinque di notte. “Non è stato un dispetto a Fdi”, ha detto Balboni, “ma al Parlamento. Si impedisce di discuter e si pone la fiducia non solo sui decreti, ma anche sulle leggi delega, su cui non c’è alcuna fretta. E’ un precedente parlamentare gravissimo, perché in Parlamento la forma è sostanza”. Secondo il racconto di Crucioli i toni si sono alzati e quando lo stesso senatore di Ac ha criticato la Lega, il senatore leghista Emanuele Pellegrini si è alzato in piedi avvicinandosi a Crucioli, anch’egli in piedi. Solo l’intervento preventivo dei Commessi, avrebbe evitato che si travalicasse. A questo punto, visto quanto aveva detto Balboni, il presidente della Commissione Andrea Ostellari ha sconvocato le sedute notturne. Il testo andrà quindi domani in Aula senza mandato al relatore. Alternativa c’è, in segno di protesta, ha deciso di occupare la sala Koch di palazzo Madama, dove si sarebbe dovuto svolgere l’esame degli emendamenti alla riforma Cartabia.
Politica
Dal decreto Green pass alla riforma della giustizia: 5 voti di fiducia in 48 ore. Al governo Draghi la mega-maggioranza non basta
Alla Camera arriva il 14esimo voto “blindato” dall’insediamento dell’esecutivo a febbraio. E al Senato ne arriveranno altri 4, tre dei quali per la riforma del civile e del penale. Il sostegno di quattro quinti del Parlamento non è sufficiente per approvare senza il rischio di blitz dei partiti. Protesta delle opposizioni, da Meloni agli ex M5s
Decreto Green pass bis (prima alla Camera e poi al Senato), riforma del processo civile e del processo penale. Il governo Draghi, quello con la terza maggioranza più larga di sempre, in neanche 48 ore ha chiesto o programmato di chiedere cinque voti di fiducia. Un modo per tenere insieme forze variegate e scampare i blitz dei partiti, ma anche l’espediente che evita al Parlamento di discutere almeno sui testi o addirittura avanzare modifiche. Al momento l’esecutivo è a quota 14 voti di fiducia, che diventeranno 15 questa sera a Palazzo Madama. Ad agosto scorso, alla chiusura dei lavori, la media era quella di 1 fiducia ogni 13,39 giorni: ovvero simile (se non leggermente peggiore) al governo Conte 2 quando era stata posta 1 fiducia ogni 13,5 giorni. Per l’anno e tre mesi di governo dei gialloverdi invece, la fiducia è stata 1 ogni 30 giorni circa. Chi protesta ora sono le uniche forze di opposizione: Fratelli d’Italia e gli ex M5s di Alternativa c’è. “A cosa serve il Parlamento se il governo sistematicamente pone la fiducia su tutto?”, ha detto il capogruppo Fdi in Senato Luca Ciriani. Nessun commento invece dai partiti di maggioranza: la preoccupazione sui rischi di avere un’assemblea esautorata è svanita da quando è arrivato il governo Draghi e nessuno (o quasi) osa mai sollevare la questione della scarsa partecipazione degli eletti.
Decreto Green pass bis: ok della Camera, verso il Senato (per un’altra fiducia) – Il primo voto di fiducia di oggi è stato a Montecitorio: l’Aula si è espressa sul decreto legge Green pass bis e, nonostante alla Camera l’esecutivo abbia una maggioranza schiacciante (almeno 535 di scarto), anche qui è stata posta la fiducia. Il provvedimento ha ottenuto 413 voti a favore, 48 contrari e un astenuto. I riflettori erano puntati in particolare sul comportamento del gruppo della Lega: in effetti 80 deputati su 132 hanno votato sì. Erano assenti in 52, 41 dei quali non giustificati. La fotografia di una spaccatura dentro al partito del Carroccio che non può essere ridotto solo a un racconto dei giornali, ma è la riprova della situazione nel luogo più simbolico per una forza politica, il Parlamento Una timida contestazione è stata portata avanti alla leghista Rossana Boldi durante le dichiarazioni di voto: “Pensiamo sia giusto porre dei problemi per trovare soluzioni condivise e positive per il Paese”, ha detto. L’unico astenuto in Aula è stato invece l’ex ministro M5s Lorenzo Fioramonti. Il gruppo più presente è stato quello del Partito democratico (86 votanti su 93). In tutto sono stati presentati una novantina di ordini del giorno che saranno esaminati domattina 22 settembre e poi si passerà al voto finale sul provvedimento. A quel punto il decreto sarà trasferito al Senato dove, è già stato annunciato, sarà posta nuovamente la fiducia.
Nel merito del testo, ad ogni modo, il testo contiene le misure relative alla riapertura di scuole e università e l’obbligo di certificazione verde sui mezzi di trasporto, per chi entra negli edifici scolastici e chi lavora nelle Rsa. Tra le novità che sono state introdotte alla Camera durante l’esame in commissione c’è l’estensione da 48 a 72 ore della validità del “green pass” ottenuto in seguito alla somministrazione di un test molecolare.
Riforma del processo civile e penale: tre voti di fiducia in programma in Senato – Nelle prossime ore Palazzo Madama non deve solo affrontare la questione del decreto Green pass bis, ma anche il delicato nodo giustizia. Ma se il primo giro a Montecitorio delle riforme aveva provocato lacerazioni e scontri, questa volta i partiti di maggioranza hanno raggiunto l’accordo sull’impianto generale e nessun problema si prevede in Aula. In serata è arrivato il primo voto di fiducia sul disegno di legge delega di riforma del processo civile: i voti favorevoli sono stati 201, con 30 contrari.
Il testo ha come obiettivo il taglio del 40% della durata dei processi e ruota intorno agli impegni assunti dal governo con l’Europa nell’ambito del Pnrr. Queste alcune delle novità previste: entrata nel merito sin dalla prima udienza; incentivazioni economiche delle risoluzioni alternative delle controversie, come la mediazione; istituzione del Tribunale per la famiglia e i minori; nuove norme a tutela delle donne che subiscono violenza nei processi di separazione e di affido dei figli.
Domani 22 settembre toccherà poi al ddl delega per la riforma del processo penale che arriverà in Aula e sul quale, come annunciato, saranno posti due voti di fiducia. Sono lontane le contestazioni di luglio scorso quando, le proteste di M5s (con Giuseppe Conte e l’ex ministro Alfonso Bonafede in prima fila) portarono a modifiche sostanziali sul meccanismo dell’improcedibilità. Ma se per la maggioranza il provvedimento è già stato “digerito” ed è pronto per essere trasferito al governo che dovrà legiferare in materia (si tratta infatti di un disegno di legge delega), così non è per i pochi partiti di opposizione che hanno chiesto una maggiore discussione in Aula. A sollevare polemiche è stata la decisione della capigruppo di forzare (per stare dentro ai tempi) e portare il provvedimento davanti a Palazzo Madama, mentre erano ancora da votare gli emendamenti in commissione Giustizia. Una decisione contestata da Fdi e Alternativa c’è. “Quando ho preso la parola per far presenti le mie critiche”, ha detto all’Ansa il senatore di Ac Mattia Crucioli, “sono stato interrotto dai colleghi della maggioranza che evidentemente non vogliono nemmeno sentirsi dire che la democrazia parlamentare viene annullata. Io non chiedevo tanto, chiedevo almeno un giorno per votare gli emendamenti”. A quel punto anche il senatore di Fdi Balboni ha protestato per la convocazione di sedute notturne all’una e alle cinque di notte. “Non è stato un dispetto a Fdi”, ha detto Balboni, “ma al Parlamento. Si impedisce di discuter e si pone la fiducia non solo sui decreti, ma anche sulle leggi delega, su cui non c’è alcuna fretta. E’ un precedente parlamentare gravissimo, perché in Parlamento la forma è sostanza”. Secondo il racconto di Crucioli i toni si sono alzati e quando lo stesso senatore di Ac ha criticato la Lega, il senatore leghista Emanuele Pellegrini si è alzato in piedi avvicinandosi a Crucioli, anch’egli in piedi. Solo l’intervento preventivo dei Commessi, avrebbe evitato che si travalicasse. A questo punto, visto quanto aveva detto Balboni, il presidente della Commissione Andrea Ostellari ha sconvocato le sedute notturne. Il testo andrà quindi domani in Aula senza mandato al relatore. Alternativa c’è, in segno di protesta, ha deciso di occupare la sala Koch di palazzo Madama, dove si sarebbe dovuto svolgere l’esame degli emendamenti alla riforma Cartabia.
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Almasri, la Corte dell’Aja accusa il governo: “Rilasciato senza preavviso né consultarci”. Aereo già in volo mentre Nordio “valutava”
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Trump: “Con Putin buon rapporto, ma se non mette fine a questa ridicola guerra arriveranno sanzioni”. L’Ue arroccata sulle armi: “Prepariamoci al conflitto”
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Elkann teme i dazi e vede Trump: “Condivido il suo impegno per l’auto”. E Stellantis investe negli Usa
Obiettivo ottavi di finale, quasi, raggiunto per l'Inter. La vittoria di Praga contro lo Sparta avvicina infatti la qualificazione ai nerazzurri, già certi dei playoff, e vittoriosi in Repubblica Ceca 1-0 grazie al bel gol di Lautaro Martinez nel primo tempo. Ora Inzaghi sale al quarto posto in classifica a quota 16 punti, mentre lo Sparta Praga rimane a 4, eliminato.
L'Inter riesce a sbloccare il match già al 12' grazie al bel gol di Lautaro Martinez, che calcia al volo su assist di Bastoni e firma l'1-0 nerazzurro. Lo Sparta Praga è confuso ma la squadra di Inzaghi non riesce ad approfittarne: Asllani non sfrutta un grossolano errore in uscita dei cechi, mentre Barella ci prova da fuori area senza riuscire a inquadrare la porta. L'unica occasione dei padroni di casa arriva con Birmancevic, ma il suo tiro viene bloccato facilmente da Sommer.
Nella ripresa l'Inter trova il raddoppio al 59' con Dumfries, rapido a segnare in tap-in dopo il tentativo parato di Lautaro, ma l'arbitro annulla per un fuorigioco a inizio azione di Dimarco. Proprio l'esterno nerazzurro ci prova da fuori area, ma senza centrare la porta, mentre Lautaro sfiora la doppietta ma trova ancora una volta la parata del portiere avversario. Nel finale è Frattesi, appena entrato in campo, ad avere una buona occasione, ma anche lui si scontra con il riflesso provvidenziale di Vindahl. Termina quindi 1-0 per l'Inter a Praga.
Palermo, 22 gen. (Adnkronos) - Sarà 'Confini' il tema della 15esima edizione di Taobuk-Taormina International Book Festival, ideato e diretto da Antonella Ferrara, che si terrà dal 18 al 22 giugno 2025. Sul concept prescelto si confronteranno oltre 200 scrittori, artisti, scienziati, intellettuali, politici ed economisti, provenienti da più di 30 Paesi nel mondo, chiamati ad animare la manifestazione realizzata con il sostegno della Regione Siciliana, Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo, e con il contributo di Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Città di Taormina, Parco Archeologico Naxos Taormina, Fondazione Taormina Arte Sicilia, Ministero della Cultura, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Rappresentanza in Italia del Parlamento Europeo, ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo, Teatro Massimo Bellini di Catania, Fondazione Taormina Arte Sicilia, Fondazione Palazzo Strozzi, Università degli Studi di Messina, Università degli Studi di Catania.
Come sottolinea Antonella Ferrara, presidente e direttrice artistica di Taobuk: “I confini, fisici e geografici, ma anche ideali ed esistenziali, segnano la nostra esperienza come individui e come collettività. Non si possono configurare esclusivamente come semplici linee di separazione, ma rappresentano luoghi di confronto e scoperta, spazi di passaggio dove l’io incontra il tu, il noto si confronta con l’ignoto, e la diversità diventa risorsa. Troppo spesso, però, li interpretiamo come mura invalicabili, che difendono un’identità percepita come fragile o minacciata. Invece di essere corridoi verso l’altro, vengono sovente eretti come demarcazioni isolanti, linee che separano ciò che è familiare da ciò che non lo è, alimentando diffidenza e paura. Ma un confine non si può ridurre a ciò che si contrappone: è anche e soprattutto ciò che collega. È dunque un invito a uscire dal proprio perimetro per accogliere il diverso, comprendere il nuovo, costruire ponti.”
I prestigiosi Taobuk Award saranno assegnati, come ogni anno, a personalità di altissimo profilo letterario, artistico, scientifico o dell’impegno civile, coerentemente con la vocazione multidisciplinare del festival e con la missione di farsi osservatorio della società attraverso un dialogo permanente con i protagonisti di un villaggio sempre più globale. La consegna avverrà nella serata di sabato 21 giugno al Teatro Antico di Taormina nel corso del Taobuk Gala, uno spettacolo che andrà in onda, come di consueto, su Rai1. Particolarmente attesi gli scrittori Peter Cameron, Joe R. Lansdale e Susanna Tamaro, tra gli assegnatari del Taobuk Award for Literary Excellence.
Taobuk farà da cornice ad una serie di iniziative volte a celebrare i 50 anni dalla prima edizione di “Horcynus Orca”, capolavoro di Stefano D’Arrigo, in collaborazione con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, presieduta da Luca Formenton e diretta da Paolo Verri. Un progetto ambizioso e articolato che attraversa tutto il Paese, dando vita ad un fitto calendario che vedrà la realizzazione di una mostra, uno spettacolo e un’importante opera di digitalizzazione. Si tratta di un anniversario che si lega profondamente al motivo conduttore di questa edizione del Festival. Molteplici i confini che il protagonista ‘Ndrja Cambria dovrà varcare. L’iniziativa coinvolgerà anche l’editore Rizzoli, che sta ripubblicando le opere dello scrittore, per approdare poi nelle scuole di Sicilia, Calabria Piemonte e Lombardia con oltre 1000 copie distribuite agli studenti, coinvolti in un lavoro di lettura e commento del testo, i cui risultati saranno presentati al Salone del Libro di Torino e a Taobuk, dove le classi più meritevoli vinceranno un soggiorno. Un risvolto non secondario verrà, infine, dalla digitalizzazione dei principali documenti relativi alla vicenda editoriale di “Horcynus Orca”, grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e di Pavia. Infine, domenica 22 Giugno nella cornice del Teatro Antico di Taormina, il festival accoglierà un suggestivo spettacolo, tra musica e parole, affidato alla regia di Davide Livermore, a cui spetterà di evocare i suggestivi brani del romanzo di D’Arrigo.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Le persone vogliono sentirsi sicure nelle loro città, nelle loro case. Ma l'approccio della destra è sbagliato perchè non basta rafforzare i presidi delle forze dell'ordine, che neanche fanno perchè non ci mettono soldi e mandano poliziotti a fare la guardia ai centri migranti vuoti in Albania, servono presidi sociali e educativi e anche la questione del cambiamenti climatico è una questione di sicurezza". Lo dice Elly Schlein all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato.
Milano, 22 gen. (Adnkronos) - "Come ogni anno, Samsung presenta il nuovo flagship: Samsung Galaxy S25. Lo scorso anno, con Galaxy S24, abbiamo introdotto per la prima volta l’intelligenza artificiale sugli smartphone e quest’anno, con la nuova serie, facciamo un ulteriore balzo in avanti, riuscendo a dare all’intelligenza artificiale una connotazione ancora più fluida, semplice e, direi, conversazionale”. Lo spiega ai microfoni dell’Adnkronos Nicolò Bellorini Vice President Mobile eXperience division di Samsung Electronics Italia, in occasione di Samsung Galaxy Unpacked 2025, l’evento con cui l’azienda sudcoreana presenta la nuova serie di smartphone Samsung Galaxy.
Questa rivoluzione nel mondo degli smartphone AI è resa possibile da diverse innovazioni, la multimodalità in primis, come sottolinea Bellorini: “Samsung Galaxy S25 è in grado di capire perfettamente il contesto nel quale avvengono le richieste, perché comprende voce, video, suoni, testi, file Pdf e qualunque altra cosa. La seconda innovazione importante è la potenza degli agenti AI, che consente a S25 di performare task complessi, che possono andare anche da un’app all’altra”.
I più recenti top di gamma di Samsung portano infatti le capacità di Galaxy AI a un livello superiore, con un’elaborazione AI avanzata direttamente sul dispositivo, migliorando ulteriormente il comparto fotografico leader del settore Galaxy grazie a ProVisual Engine di nuova generazione e offrendo prestazioni eccezionali grazie al processore Qualcomm Snapdragon 8 Elite per Galaxy.
La nuova serie Galaxy S25 stabilisce così un nuovo standard per l’AI mobile, garantendo l’esperienza mobile più naturale e consapevole mai raggiunta, e rappresenta il primo passo nella visione di Samsung di cambiare il modo in cui gli utenti interagiscono con i loro smartphone e con il mondo che li circonda.
“Come l’anno scorso, sono tre i modelli disponibili, Galaxy S25 Ultra, Galaxy S25+ e Galaxy S25, con vari tagli di memoria - conclude il Vice President Mobile eXperience division di Samsung Electronics Italia - da 128Gb fino 1Tb, tutti con 12Gb di Ram”.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Quale è la visione del governo Meloni di fronti ai cambiamenti climatici? E' semplice, basta fare così". Lo dice Elly Schlein tappandosi gli occhi all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato. "Come facevamo da bambini, quando c'era qualcosa che ci faceva paura. Ma il prezzo della non conversione, del non affrontare i cambiamenti climatici è molto più costoso che farlo".
"Quanta competitività perdono le aziende italiane rispetto" ad altri Paesi dove si investe in rinnovabili? Ma "il governo non se ne occupa. Questi sono invece gli obiettivi che ci stiamo dando in vista della Cop 30" in Brasile.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La Lega di Matteo Salvini non perde tempo e scavalca a destra Giorgia Meloni, sempre più legata all'internazionale nera, annunciando la decisione di aprire il dibattito per dire stop all'adesione dell'Italia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Questa posizione, ispirata all'analogo passo compiuto ieri da Donald Trump, rappresenterebbe un grave segnale di isolamento dell'Italia a livello internazionale e dai principali organismi impegnati nella tutela della salute globale". Così Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs.
"L'Oms non è solo un'istituzione scientifica di riferimento, ma un baluardo nella lotta contro pandemie, malattie croniche e disuguaglianze sanitarie in Africa e nei Paesi più poveri. Quando, a metà del XIX secolo, la peste, il colera e la febbre gialla hanno scatenato ondate mortali in un mondo appena industrializzato e interconnesso, l’adozione di un approccio globale alla salute è diventata un imperativo. Medici, scienziati, presidenti e primi ministri convocarono con urgenza la Conferenza Sanitaria Internazionale di Parigi nel 1851, un precursore di quella che oggi è la più grande del suo genere: l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nota come Oms. In mezzo alle crisi, ai conflitti, alla continua minaccia di epidemie e ai cambiamenti climatici, l’Oms ha reagito: dalle guerre a Gaza, in Sudan e in Ucraina fino a garantire l’arrivo di vaccini e forniture mediche salvavita in aree remote o pericolose, svolgendo un ruolo fondamentale di indirizzo nel rispondere all'emergenza Covid-19".
"La Lega dimostra ancora una volta un approccio irresponsabile, che antepone logiche ideologiche e sovraniste al benessere dei cittadini. Interrompere la nostra adesione all'Oms significa rinunciare a strumenti essenziali di coordinamento globale, scambio di conoscenze e accesso a risorse indispensabili per affrontare emergenze sanitarie. Andrebbero ignorati: ma siccome governano il Paese è bene sapere cosa pensano di questa folle proposta il Ministro della salute Schillaci, la premier Giorgia Meloni e la maggioranza di destra che sostiene il suo governo" conclude Bonelli.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - L'Istituto per il Credito Sportivo e Culturale ('Icsc') torna per la seconda volta sul mercato delle emissioni Esg portando a termine con straordinario successo il collocamento di un prestito obbligazionario Social unsecured senior preferred dedicato al supporto di investimenti ad elevato impatto nei settori Sport e Cultura, riservato agli investitori istituzionali.
L’operazione ha registrato ordini complessivi per circa 2 miliardi di euro, pari a oltre 6 volte l’offerta iniziale. L’emissione ha visto la partecipazione di un’ampia platea di sottoscrittori nazionali ed esteri per il 45%, in particolare Germania/Austria (24%), a dimostrazione del crescente interesse degli investitori per il settore delle infrastrutture sociali in Italia.
Il prestito obbligazionario, con scadenza a cinque anni e cedola a tasso fisso annua del 3,50%, costituisce la prima emissione a valere sul programma Emtn (Euro Medium Term Note) da 1 miliardo di euro pubblicato il 19 dicembre 2024, la seconda per Icsc dopo l’emissione stand alone del 2022. Il rating del Social Bond è stimato in linea con quelli assegnati alla Banca dalle agenzie S&P e DBRS, rispettivamente pari a BBB- (Stable) e BBB (Positive).
I proventi dell’emissione saranno utilizzati per sostenere investimenti ad elevato impatto sociale nei settori Sport e Cultura, in linea con la missione dell’Istituto e gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
“L’emissione del nuovo Social Bond riflette il crescente impegno di Icsc sul fronte della finanza sostenibile, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dei settori Sport e Cultura. La straordinaria domanda da parte degli investitori istituzionali conferma la fiducia dei mercati nei confronti di Icsc, riconoscendone la consolidata capacità di mobilitare capitali a lungo termine secondo principi di sostenibilità, responsabilità e inclusione sociale, equità intergenerazionale. Lo Sport e la Cultura rappresentano in misura crescente asset class in grado di generare significative opportunità di investimento a impatto, creando valore economico e sociale, reale e duraturo per il Paese", ha commentato l’Amministratore Delegato Antonella Baldino.
Il bond, ammesso alla negoziazione presso il mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo, è stato emesso a valere sul Social Bond Framework di Icsc, pubblicato nel luglio 2022, che ha ottenuto una favorevole Second Party Opinion rilasciata da Iss Corporate Solutions, confermando l’allineamento agli Icma Principles e la robustezza degli Eligibility Criteria.
Imi-Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Santander e Morgan Stanley hanno agito in qualità di Joint Lead Managers del collocamento.