Adria toglierà la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e la concederà a Giacomo Matteotti, il suo più fiero oppositore che venne ucciso per decisione del regime nel 1924. A sollevare la questione è stato un movimento civico che considera un affronto avere il Duce cittadino onorario in un Comune che si trova a pochi chilometri di distanza da Fratta Polesine, città natale di Matteotti. La scoperta che il Duce aveva ricevuto il riconoscimento il 22 maggio 1924 è stata fatta solo da pochi giorni, ma già ha dato avvio alle procedure per una decisione del consiglio comunale.
“Ringrazio della segnalazione che ‘Impegno per il bene comune’ ha voluto fare e, condividendo le preoccupazioni manifestate dal coordinatore Leonardo Bonato, ho sperato che il consiglio comunale di Adria non avesse mai conferito la cittadinanza onoraria a Mussolini” ha detto il sindaco Omar Barbierato. “Ma le ricerche effettuate hanno invece confermato la fondatezza di quelle preoccupazioni”, ha aggiunto. “Quell’onorificenza fu deliberata pochi giorni prima della barbara uccisione di Giacomo Matteotti”. Per questo il sindaco sostiene che sono numerose le motivazioni che dovrebbero indurre il consiglio comunale a far uscire dall’elenco dei “cittadini” illustri il capo del fascismo per inserire quello del deputato socialista, anche se da allora è trascorso quasi un secolo. “Auspico che tutti i consiglieri collaborino nel contribuire a cancellare questa brutta pagina della storia del nostro consiglio. È per me condivisibile anche la proposta di onorare post mortem la figura di Matteotti. Non ci potrebbe essere, infatti, modo migliore per sanare quella ferita. Sostituire nel Pantheon degli adriesi al dittatore di Predappio il martire di Fratta Polesine, sarebbe un atto profondamente significativo”.
Il movimento civico ha commentato con soddisfazione: “Ci auguriamo che la proposta trovi la condivisione unanime del consiglio comunale, per indicare un esempio positivo a cui tutta la comunità possa far riferimento e per esortare idealmente ad esclamare ‘Viva Matteotti’, simbolo autentico di difesa e promozione della democrazia”. In un drammatico discorso alla Camera, Matteotti aveva denunciato i brogli elettorali dei fascisti, ma non riuscì a fermare le deriva autoritaria che ben presto avrebbe travolto il Parlamento. La sera del 10 giugno 1924 venne rapito e ucciso, il corpo fu trovato in un bosco alla periferia di Roma soltanto il 16 agosto successivo. Il centrodestra è contrario. “Adria ha problemi più importanti di questi. È un’operazione di facciata. Parliamo invece di lavoro, di infrastrutture e altro” ha dichiarato Paolo Baruffaldi della Lega al Gazzettino. Caustica Giorgia Furlanetto di Fratelli d’Italia: “Tra le tante bellissime, ingegnosissime e utilissime cose che il sindaco si inventa l’ultima è togliere la cittadinanza onoraria a Mussolini. E confida sul fatto che tutto il consiglio voti all’unanimità questa proposta. Queste sono le priorità di Barbierato. Che ci rimanga male se non passa all’unanimità? Mi chiedo se verrai mai il giorno in cui farà una proposta utile per la città?”. “Cancellare la storia non è mai un bel segno” commenta l’ex parlamentare e sottosegretario Luca Bellotti, che passò da Alleanza Nazionale a Futuro e Libertà di Gianfranco Fini, per finire con il Popolo della libertà.