L’asteroide che distrusse 3600 anni fa una città a Nord del Mar Morto potrebbe essere il riferimento oggettivo alla biblica distruzione di Sodoma e Gomorra. La scoperta archeologica è stata pubblicata da Nature e riguarda l’improvvisa distruzione attorno al 1650 a.c. di Tall el-Hammam – una città dell’età del bronzo nella valle del Giordano meridionale a nord-est del Mar Morto – ad opera di un enorme asteroide di cui sono state rintracciate tracce e frammenti in gran quantità. Lo scavo è iniziato nel 2005 e le conclusioni di archeologi, chimici e botanici hanno dell’incredibile.
Gli studiosi ipotizzano che un oggetto non ben identificato (si pensa ad un asteroide o a un meteorite) entrò nell’atmosfera a una velocità di oltre 60mila chilometri orari provocando un’esplosione pari a mille volte quella della bomba atomica di Hiroshima. Si calcola infatti un’onda d’urto con una pressione di 50 tonnellate per centimetro quadro con la temperatura salita improvvisamente di 2mila gradi. Il pool di studiosi ha infatti rilevato che qualunque cosa presente prese fuoco e si fuse in un batter d’occhio compresi metalli e mattoni.
Si ipotizza inoltre sia che alcun abitante si salvò dall’impatto dell’oggetto modello Melancholia di Von Trier e che a Gerico, distante circa 25 chilometri arrivò un’onda d’urto tale da danneggiare o distruggere le sue famose mura. L’episodio della distruzione delle città di Sodoma e Gomorra è quanto viene narrato in Genesi 19. Ed è anche l’interrogativo che si sono posti da un paio di secoli molti scienziati che hanno provato a dare valore storico scientifico a questo passaggio della Bibbia. Sempre tornando alle tracce della mostruosa esplosione che ha distrutto Tall el-Hammam nello studio pubblicato su Nature si fanno riferimenti a quello che fu definito un meteorite dal diametro di 50-60 metri che piombò all’improvviso nell’atmosfera terrestre a Tunguska in Russia il 30 giugno 1908 distruggendo 80 milioni di alberi su un’area di 2.150 km provocando anche tre morti.