Enzo Liardo, candidato al Consiglio comunale di Torino nella lista di Fratelli d’Italia, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura del capoluogo piemontese con l’accusa di accesso abusivo ai sistemi informatici in concorso. Secondo l’accusa, con l’indagine coordinata dai pm Francesco Pelosi e Paolo Toso, l’uomo ha ottenuto informazioni su potenziali elettori da utilizzare per la sua campagna elettorale ricorrendo a una gestione illecita dei dati personali. Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza ha acquisito materiale presso l’ufficio elettorale del Comune e su di esso sta svolgendo accertamenti.
Le liste elettorali del Comune di Torino possono di norma essere chieste gratis dai consiglieri comunali in carica. Ma Enzo Liardo, che non ricopre alcun ruolo al momento all’interno del Consiglio, per ottenere i Cd con all’interno la lista completa dei nominativi avrebbe dovuto pagare un’imposta di 2.767,11 euro oppure di 447,21 euro per una lista parziale. Versamento che, secondo chi indaga, non c’è però stato. Oltre a questo, al candidato i magistrati contestato anche il fatto di aver ottenuto copie di tessere elettorali.
Liardo è già stato consigliere comunale per un mandato, capogruppo di Ncd e Udc, dal 2011 al 2016.