La giovane, dopo aver finalmente confidato le violenze subite a un'amica, si è recata con lei in una farmacia pronunciando la frase contenente il codice che corrisponde al numero di telefono antiviolenza e viene usato nel corso della campagna di sensibilizzazione con lo slogan "Chiedi la mascherina 1522". Il 60enne è stato arrestato
“Vorrei una mascherina 1522”, ha detto al bancone di una farmacia a Oristano. Da lì, come rivelato dall’Unione Sarda, è partito il protocollo di emergenza per aiutare una ragazza di 17 anni che ha denunciato di essere vittima di violenze da alcuni anni. Immediatamente il personale ha avvisato la polizia che ha avviato le indagini e scoperto la storia di soprusi e violenze che la giovane viveva ormai da anni. Da quando aveva 12 anni, l’adolescente veniva regolarmente violentata da un amico di famiglia nella casa al mare dove spesso la madre la lasciava, affidandola alla coppia di amici mentre lei era via.
È in questi periodi lontani dai genitori che si consumavano le violenze nei suoi confronti. Quando la moglie dell’uomo lasciava l’abitazione, il 60enne abusava della piccola. Ma ieri è stato arrestato a Oristano. Per convincere la 17enne a tacere le violenze e comprare il suo silenzio, l’uomo alternava regali a minacce. Dopo cinque anni, la ragazza ha deciso finalmente di aprirsi e raccontare il suo disagio confidandosi con un’amica. Insieme sono andate in farmacia e la ragazza ha pronunciato la frase con il codice 1522, che corrisponde al numero di telefono antiviolenza e viene usato nel corso della campagna di sensibilizzazione con lo slogan “Chiedi la mascherina 1522”.