All'Accademia Tadini di Lovere, in provincia di Bergamo, sarà possibile ammirare la scultura così come l'artista l'aveva concepita due secoli fa, cioè con una luce radente e non diretta, per esaltare il contrasto tra le parti scolpite e quelle levigate. Il direttore Albertario: "Effetto straordinario". La restauratrice Parnigoni: "Ogni volta riscopro tutta la raffinatezza di questo artista"
Nell’ottobre del 1822 moriva Antonio Canova, l’esponente di punta della scultura neoclassica. Sono in fase di programmazione tante iniziative che celebreranno l’anniversario, ma a Lovere, in provincia di Bergamo, si comincerà già dal prossimo weekend. Qui ha sede l’antica Accademia di belle arti Tadini che si affaccia sulle sponde del Lago d’Iseo e che fu voluta dal conte Luigi Tadini, collezionista – tra l’altro – delle opere di Canova. Ed è qui che inizia la vicenda della Stele Tadini, oggi conservata nella prestigiosa raccolta d’arte dell’Accademia.
Alla fine del Settecento il conte Luigi nutriva una forte simpatia per Canova e ammirava le sue opere. Addirittura il figlio di questi, Faustino, realizzò un poemetto in rima e in prosa dedicato proprio alle opere di Canova; dal canto suo l’artista ricambiava la simpatia nei confronti del Conte, a tal punto di donargli il bozzetto in terracotta della Religione per la tomba di Clemente XIII, pur essendo assai geloso dei suoi modellini. Nel 1799 il figlio del conte Luigi, Faustino, morì a soli 25 anni in seguito al crollo di un’ala dell’edificio a Lovere e da allora il conte Luigi cercò di lenire il dolore dedicandosi anche alla sua raccolta d’arte. Circa 20 anni dopo, nel 1818, il conte chiese a Canova una scultura per la sua collezione e per tutta risposta l’artista propose al conte di commemorare la perdita di suo figlio con una scultura a bassorilievo, la Stele Tadini appunto. Questa entrò nella collezione del Conte, fu presentata nel settembre del 1821 e probabilmente si trattò dell’ultima scultura realizzata da Canova.
Esattamente due secoli dopo sarà possibile ammirare la Stele Tadini a Lovere così come l’artista l’aveva concepita due secoli fa, cioè con una fonte di luce radente e non diretta, per esaltare il contrasto tra le parti scolpite e quelle levigate, con i giochi di luci e di ombre. A questo proposito, fu proprio Canova a chiedere l’apertura di una finestra posizionata in alto a sinistra rispetto alla Stele affinché la sua lettura avvenisse correttamente. Come spiega Marco Albertario, direttore dell’Accademia Tadini, “la scultura deve essere ammirata con una luce che la enfatizzi e se si crea un fascio che supera tutto il profilo, questo si staccherà dal fondo creando un effetto davvero straordinario”. Per questo da venerdì 24 fino a domenica 26 settembre la cappella in cui è custodita la Stele Tadini aprirà dalle 21 alle 24 a lume di candela, così come la poteva vedere Canova duecento anni fa. Il 25 sera, invece, al Teatro Crystal di Lovere, con la serata dal titolo Eredità d’affetti, condotta dall’attrice Lucilla Giagnoni, sarà ricreato l’ambiente culturale dell’epoca di Canova attraverso letture drammatizzate di autori dell’epoca, come Ugo Foscolo e altri”.
Tra l’altro il bassorilievo torna visibile dopo un recentissimo intervento di restauro – realizzato anche grazie dalla Fondazione della Comunità Bergamasca – che l’ha resa di nuovo completamente leggibile: “Ero già intervenuta sulla Stele nel 2008 – dice la restauratrice lombarda Cinzia Parnigoni – Poi avevamo programmato operazioni di manutenzione ordinaria con cadenza fissa. Tuttavia vi erano delle piccole macchie gialle, di origine organica… forse il polline di una pianta.. che si formavano sulle parti orizzontali dell’opera, come dei depositi, che non riuscivo a eliminare. Nel frattempo avevo iniziato il mio intervento di restauro al pavimento del Duomo di Milano che è ancora in corso, dove avevo avuto a che fare con delle macchie simili, poi eliminate grazie a una soluzione chimica. Ho usato lo stesso prodotto sulle macchie della Stele e queste sono finalmente scomparse. Abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo perché il capolavoro era tornato perfettamente leggibile. Sinceramente sono già intervenuta su opere di Canova ma ogni volta che lo faccio verifico la sua raffinatezza, la sua ricerca dell’effetto pittorico nella scultura attraverso le luci e le ombre e scopro dei nuovi dettagli”.
Info museo
Stele Tadini
Dove | Palazzo dell’Accademia, via Tadini 40 – Lovere (Bergamo)
Quando | 24.009.2021 – 26.09.2021
Orario | Dalle 21 alle 24
Prezzi | Ingresso gratuito
Web | www.accademiatadini.it
Contatti | Tel. 035 962780 – segreteria@accademiatadini.it – direzione@accademiatadini.it
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Info spettacolo
Eredità d’affetti
Dove | Teatro Crystal, via Valvendra 15, Lovere (Bergamo)
Quando | Sabato 25 settembre, ore 21 – Ingresso dalle 20,15
Prezzi | Ingresso gratuito – Prenotazione obbligatoria
Prenotazioni | Tel. 3494118779 – didattica@accademiatadini.it
Misure anti-Covid | Green Pass e mascherina