Il Senato ha approvato la riforma del processo penale con 177 sì e 24 no. Il testo, già licenziato dalla Camera prima della pausa estiva, è quindi legge. Il ddl introduce il controverso meccanismo dell’improcedibilità, per cui il processo si estingue alla scadenza di determinati termini di fase: due anni per l’Appello e uno per la Cassazione, prolungabili rispettivamente di un anno e di sei mesi per fascicoli di particolare complessità. Attribuisce inoltre al Parlamento la facoltà di dettare i “criteri generali” per l’esercizio dell’azione penale.
Dopo una lunga trattativa con il Movimento 5 stelle – con il leader Giuseppe Conte e l’ex ministro Alfonso Bonafede in prima fila – a luglio il testo è stato profondamente modificato dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri. Si tratta – per gran parte – di una legge delega, che il governo dovrà attuare con uno o più decreti legislativi entro un anno dall’entrata in vigore. Il disegno di legge, voluto dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia introduce l’improcedibilità: il processo si estingue in Appello e in Cassazione alla scadenza di determinati termini, prolungabili rispettivamente di un anno e di sei mesi per fascicoli di particolare complessità.
Le proroghe possono essere concesse dal giudice all’infinito nei processi per particolari categorie di reati – mafia, terrorismo, violenze sessuali, traffico di stupefacenti – e per due volte nei processi per i reati ad aggravante mafiosa, disciplinati dall’articolo 416-bis.1 del codice penale. Per le impugnazioni proposte fino a fine 2024 è previsto un regime transitorio che allunga ulteriormente i termini base a tre anni (in Appello) e un anno e mezzo (in Cassazione). Proprio le proroghe, per evitare che il meccanismo di improcedibilità facesse saltare i processi, sono state ottenute dai 5 stelle (poi appoggiati anche dal Pd) nelle scorse settimane dopo giorni di scontri e ultimatum al loro stesso governo.
Tra le altre cose la riforma, attribuisce al Parlamento la facoltà di individuare “criteri generali” per garantire “l’efficace e uniforme esercizio dell’azione penale”, criteri che gli uffici di Procura dovranno recepire nei propri progetti organizzativi “al fine di selezionare le notizie di reato da trattare con precedenza rispetto alle altre”. Una previsione, quest’ultima, su cui si è espresso in modo nettamente critico il Consiglio superiore della magistratura: la norma, ha scritto l’organo nel parere licenziato lo scorso luglio, si pone in “possibile contrasto con l’attuale assetto dei rapporti tra i poteri dello Stato”, perché l’individuazione dei criteri “rispecchierà, inevitabilmente e fisiologicamente, le maggioranze politiche del momento”.
Giustizia & Impunità
Riforma Cartabia, il Senato approva il nuovo processo penale con 177 favorevoli: è legge
Il disegno di legge introduce l'improcedibilità: il processo si estingue alla scadenza di determinati termini, pari a 2 anni per l'Appello e 1 per la Cassazione, prolungabili rispettivamente di un anno e di sei mesi per fascicoli di particolare complessità. Attribuisce inoltre al Parlamento la facoltà di dettare i "criteri generali" per l'esercizio dell'azione penale
Il Senato ha approvato la riforma del processo penale con 177 sì e 24 no. Il testo, già licenziato dalla Camera prima della pausa estiva, è quindi legge. Il ddl introduce il controverso meccanismo dell’improcedibilità, per cui il processo si estingue alla scadenza di determinati termini di fase: due anni per l’Appello e uno per la Cassazione, prolungabili rispettivamente di un anno e di sei mesi per fascicoli di particolare complessità. Attribuisce inoltre al Parlamento la facoltà di dettare i “criteri generali” per l’esercizio dell’azione penale.
Dopo una lunga trattativa con il Movimento 5 stelle – con il leader Giuseppe Conte e l’ex ministro Alfonso Bonafede in prima fila – a luglio il testo è stato profondamente modificato dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri. Si tratta – per gran parte – di una legge delega, che il governo dovrà attuare con uno o più decreti legislativi entro un anno dall’entrata in vigore. Il disegno di legge, voluto dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia introduce l’improcedibilità: il processo si estingue in Appello e in Cassazione alla scadenza di determinati termini, prolungabili rispettivamente di un anno e di sei mesi per fascicoli di particolare complessità.
Le proroghe possono essere concesse dal giudice all’infinito nei processi per particolari categorie di reati – mafia, terrorismo, violenze sessuali, traffico di stupefacenti – e per due volte nei processi per i reati ad aggravante mafiosa, disciplinati dall’articolo 416-bis.1 del codice penale. Per le impugnazioni proposte fino a fine 2024 è previsto un regime transitorio che allunga ulteriormente i termini base a tre anni (in Appello) e un anno e mezzo (in Cassazione). Proprio le proroghe, per evitare che il meccanismo di improcedibilità facesse saltare i processi, sono state ottenute dai 5 stelle (poi appoggiati anche dal Pd) nelle scorse settimane dopo giorni di scontri e ultimatum al loro stesso governo.
Tra le altre cose la riforma, attribuisce al Parlamento la facoltà di individuare “criteri generali” per garantire “l’efficace e uniforme esercizio dell’azione penale”, criteri che gli uffici di Procura dovranno recepire nei propri progetti organizzativi “al fine di selezionare le notizie di reato da trattare con precedenza rispetto alle altre”. Una previsione, quest’ultima, su cui si è espresso in modo nettamente critico il Consiglio superiore della magistratura: la norma, ha scritto l’organo nel parere licenziato lo scorso luglio, si pone in “possibile contrasto con l’attuale assetto dei rapporti tra i poteri dello Stato”, perché l’individuazione dei criteri “rispecchierà, inevitabilmente e fisiologicamente, le maggioranze politiche del momento”.
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Ramallah, 13 mar. (Adnkronos) - Secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri ed ex prigionieri, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le ultime incursioni nella Cisgiordania occupata. Tra gli arrestati ci sono una donna e diversi ex prigionieri, si legge nella dichiarazione congiunta su Telegram. Aumentano gli arresti a Hebron, dove secondo l'agenzia di stampa Wafa oggi sono state arrestate 12 persone, tra cui 11 ex prigionieri.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Presso la presidenza del Consiglio non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo per lo studio della concessione a Starlink della gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari italiane". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo al Senato a una interpellanza del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Credo che l'esperienza viva possa essere più forte di qualunque altro elemento: io da giovane sono stata vittima di violenza, ho avuto un fidanzato che non capiva il senso del no". Lo ha detto in aula alla Camera la deputata del M5s Anna Laura Orrico, nel dibattito sulla Pdl sulle intercettazioni e in particolare sull'emendamento sul limite all'uso delle intercettazioni stesse.
"Quando l'ho lasciato ha iniziato a seguirmi sotto casa, si faceva trovare dietro gli angoli del mio quartiere. Venti anni fa non si parlava di violenza contro le donne, non c'era nessun meccanismo di prevenzione nè strumenti per agire -ha proseguito Orrico-. Il mio appello alla Camera è di sostenere questo emendamento, oggi gli strumenti ci sono ma non sono sufficienti. Le intercettazioni sono tra questi strumenti e nessuna donna è tutelata se non è consapevole".
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "Il rapporto delle Nazioni Unite che afferma che Israele ha compiuto 'atti di genocidio' e ha trasformato la 'violenza sessuale' in un'arma come strategia di guerra non è solo ingannevolmente falso, ma rappresenta anche un nuovo, vergognoso punto basso nella depravazione morale delle Nazioni Unite". Lo ha scritto su X il parlamentare israeliano dell'opposizione Benny Gantz, aggiungendo che il rapporto diffonde "calunnie antisemite e fa il gioco di terroristi assassini".
Washington, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - Gli attacchi "sistematici" di Israele alla salute sessuale e riproduttiva a Gaza sono "atti genocidi". Lo ha affermato una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite. “La Commissione ha scoperto che le autorità israeliane hanno parzialmente distrutto la capacità dei palestinesi di Gaza – come gruppo – di avere figli, attraverso la distruzione sistematica dell’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, che corrisponde a due categorie di atti genocidi”, ha affermato l'Onu in una nota. Israele “respinge categoricamente” queste accuse, ha indicato la sua ambasciata a Ginevra (Svizzera).