Il dj si unisce quindi all'appello per la ripartenza del settore degli spettacoli, in particolare le discoteche
“Credo nel green pass, tanto che me lo sono tatuato sul cuore come simbolo della riapertura ritrovata e lo dedico a Mario Draghi che sta facendo un ottimo lavoro”. A dirlo è Dj Aniceto in un’intervista all’Adnkronos in cui si unisce all’appello per la ripartenza del settore degli spettacoli, in particolare le discoteche. “Dobbiamo riaprire al più presto le discoteche, le più bastonate assieme al settore degli spettacoli dal vivo”, ha detto definendo i no vax “criminali ignoranti” e aggiungendo che a suo parere, oltre al certificato verde, “bisogna portare in discoteca anche la mascherina, come in qualsiasi luogo pubblico, perché sappiamo che i vaccinati sono anche loro veicolo dell’epidemia. Non si devono inoltre creare resse inutili e ai gestori voglio consigliare di evitare di offrire biglietti omaggio al solo scopo di far trovare i locali già pieni ai clienti”.
“Dobbiamo continuare a fare dei sacrifici, usando ancora la mascherina – insiste Aniceto – perché sappiamo che i vaccinati possono essere anche loro veicoli dell’epidemia. Il problema esiste e ci dovremo convivere, e non è giusto che quello delle sale da ballo sia l’unico settore condannato. Spero che i politici riaprano presto: la musica è l’arcobaleno della nostra vita – conclude – e non può essere condannata da pregiudizi. I dj non possono essere visti come diavoli e io non posso avere sensi di colpa quando vedo la gente ballare”.