Figliuolo: "Prime dosi in aumento negli ultimi giorni". Forse un primo timido segnale legato all'introduzione dell'obbligo di Green pass sui posti di lavoro, ma non una svolta. Tra i 50enni resta scoperto il 16,53% della popolazione. Sono oltre 2 milioni e mezzo gli adolescenti tra i 12 e i 19 anni vaccinati, ma ne restano ancora 1,5 milioni che non hanno alcuna copertura
Un aumento, ma risibile. Anche se il generale Figliuolo sottolinea lo scatto degli ultimi giorni, che fa ben sperare. Di certo, il dato settimanale delle prime dosi somministrate nella fascia più a rischio di sviluppo di una malattia grave resta piuttosto basso. Tra lo scorso venerdì ed oggi, infatti, sono state 174.358 le persone che sono entrate in un hub vaccinale per la prima volta. Numeri assai più alti delle 117.675 dei sette giorni precedenti, ma comunque in linea con i dati delle settimane prima. Non una svolta quindi, ma forse un primo timido segnale legato all’introduzione dell’obbligo di Green pass sui posti di lavoro. E resta impossibile comprende come evolverà la situazione nei prossimi giorni perché, come sottolineato dalla Fondazione Gimbe, i dati delle prenotazioni non sono pubblici.
Di certo, ad oggi, restano totalmente scoperti 3.249.712 di over 50. Un numero ancora altissimo con l’autunno ormai alle porte. Il ‘segnale’ positivo colto da Figliuolo riguarda gli ultimi giorni: da lunedì le somministrazioni delle prime dosi sono aumentate del 32,5% tra tutta la popolazione vaccinabile. In base ai dati della struttura, da lunedì a giovedì sono state somministrate in media 80.500 prime dosi al giorno, mentre, negli stessi giorni della settimana precedente, dal 13 al 16 settembre, ne sono state inoculate in media 60.700. Le differenze più significative si registrano nelle fasce d’età tra i 30 e i 59 anni: +79% tra i 50-59enni, +62% per i 40-49enni; +41% per i 30-39enni. Una ripresa, quindi, ma che partiva da numeri ormai bassissimi di nuove adesioni alla campagna vaccinale.
Soprattutto tra i 50enni, dove ad oggi restano senza neanche una dose in 1.595.716 persone, pari al 16,53% del totale della popolazione in quella fascia di età. Sono invece 902.552 i non vaccinati nella fascia 60-69 anni, con l’11,95% scoperto. Numeri difficili finora da schiodare, che rappresentano il malloppo di resistenti più importante di fronte a una campagna vaccinale che ha portato sinora a immunizzare oltre 41,7 milioni di cittadini, pari al 77,2% della popolazione over 12.
Nelle fasce più giovani sono oltre 2 milioni e mezzo gli adolescenti tra i 12 e i 19 anni, su una platea complessiva di poco più di 4,6 milioni, vaccinati contro il Covid, ma ne restano ancora 1,5 milioni che non hanno alcuna copertura. In base ai dati, hanno completato il ciclo vaccinale con entrambe le dosi o hanno fatto una sola dose in quanto guariti dal virus 2.519.601 giovani tra i 12 e i 19 anni (1.554.779 tra i 16 e i 19 pari al 66,96% e 964.822 tra i 12 e i 15 pari al 41,85%) mentre 1.509.912 non hanno fatto neanche la prima dose. Con la scuola ripartita, si comprenderà nelle prossime settimane se e quale sarà l’effetto.