‘Constitutional Circus’ e ‘Spin Time’: Carboni e Guzzanti fanno riflettere sulla democrazia partecipativa
Ci sono due mondi complementari che guardano alla democrazia transnazionale nella docu-serie Constitutional Circus di Berardo Carboni, online sulla piattaforma It’s art, e il film Spin Time, che fatica la democrazia! di Sabina Guzzanti, in questi giorni nei cinema.
Due opere presentate alla Giornata degli Autori di Venezia 78 che raccolgono analisi e idee di un sistema mondo che non funziona e andrebbe cambiato con nuove forme di democrazia partecipativa: Carboni analizza i problemi globali con le allegorie circensi (per esempio, i clown Signor Stato e Signorina Europa in un rapporto tossico di amore e odio, interpretati rispettivamente da Giovanni Vicentin e Désirée Giorgetti) e cerca di presentare allo spettatore delle alternative per salvare il pianeta e la democrazia. Guzzanti mostra al pubblico l’esperimento di democrazia partecipativa di Spin Time, un palazzo occupato dal 2013 che ospita circa 400 persone di 24 nazionalità diverse ai piani alti, ed eventi culturali, corsi e laboratori aperti al pubblico nei piani bassi.
L’analisi dell’esistente
Il mondo è in fiamme: l’emergenza climatica porterà questo pianeta a non essere più abitabile in un lasso di tempo relativamente breve; aumentano governi che esplicitamente sono in contrasto con i valori della democrazia, i quali sono i primi alleati di un sistema di produzione e sfruttamento che non è più sostenibile sia per le risorse materiali che umane. Imperversano disuguaglianze con estrema sperequazione delle risorse. Constitutional Circus fa discutere su questi temi la Rivoluzione umanistica incarnata da Pico della Mirandola (interpretata da Francesco Ferrieri), la Rivoluzione francese e la Rivoluzione industriale (interpretate da Ilde Mauri e Raffaella Paleari). Insieme parlano della necessità di costruire un mondo nuovo, alternativo, più sostenibile, per poter salvare l’umanità da se stessa.
Il film su Spin Time cala in una dimensione locale e multiculturale il problema delle diseguaglianze, che in una città come Roma porta migliaia di persone a non potersi permettere una casa. Il film non si focalizza sul problema del singolo, ma mostra che l’emergenza abitativa sia un problema sistematico che riguarda una fetta cospicua della popolazione capitolina, e che non ci sia una vera volontà da parte delle istituzioni di risolverla. Alcuni esempi? A Roma ci sono migliaia di locali sfitti e molti altri completamente abbandonati. È molto più conveniente tenere appartamenti vuoti (e alzare i prezzi degli affitti) che riempirli. Il sistema delle case popolari non è sufficiente per rispondere all’emergenza abitativa: come spiegano nel film, si può anche aspettare 16 anni per avere una casa popolare. I problemi si sovrappongono e si intrecciano senza soluzione, mentre le persone cercano di trovare uno spazio di dignità dove poter vivere.
Che fatica la collettività
C’è Volo pindarico che corre, parla, fa i salti mortali. Volo pindarico (interpretato da Marco Russo in Constitutional Circus) è la collettività. “Io sono noi” dice all’inizio dell’ode pindarica. E questa collettività cerca di far ragionare Signor Stato e Signorina Europa che si azzuffano. Volo pindarico suona il violino mentre cammina sul filo, ragiona e suda, si affanna per tutte le acrobazie. Che fatica! La stessa fatica raccontata da Sabina Guzzanti quando mostra come è difficile per la collettività di Spin Time che fa “salti mortali” per andare d’accordo e prendere delle decisioni. Nel palazzo gli ospitanti si riuniscono nelle assemblee per parlare dei problemi della comunità, e la stessa elegge un comitato che possa gestire la vita quotidiana del palazzo (dal turno delle pulizie a quello dei sorveglianti di notte, dalla ridiscussione delle regole di base fino alle liti per la mancanza di pagamenti dovuti). Insomma, una fatica che però dà la possibilità di mostrare come la politica non si dovrebbe basare sulle capacità retoriche per arringare una folla, ma su problemi concreti e reali, come appunto la gestione di una comunità di circa 400 persone.
L’umiltà e la bellezza
Entrambe le opere si mostrano umili: il Circo di per sé è una forma d’arte umile, mentre la comunità di Spin Time testimonia che la mancanza di equilibrio tra interesse collettivo e quello personale è il motivo principale delle liti in assemblea. Si fatica a trovare quella linea di demarcazione, ma ci si prova. E l’umiltà può essere sempre un punto di partenza da cui cominciare. E si comincia proprio da lì grazie al teatro dell’oppresso di Christina Zoniou, docente presso l’Università del Peloponneso e professoressa “in visita” presso l’Università di Roma. Questa è una delle attività più partecipate dagli ospitanti, nella quale si sperimentano nuove forme di dialogo e linguaggio tramite il teatro. E come fa vedere Guzzanti, aiuta.
Tutta questa complessità che cercano di esprimere le due opere diventa accessibile tramite la bellezza, che non risponde a un criterio puramente estetico ma di pensiero ed esperimento. L’arte può essere utilizzata come tramite per dare a chi assiste gli strumenti per vedere la direzione che ha preso il destino del mondo. Questa visione può aprire delle prospettive di immaginazione: e se le cose andassero diversamente? Sarebbe necessario che ci si impegnasse sempre di più a rispondere a questo interrogativo.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.
Eleonora Vasques
Giornalista freelance, Addetta stampa
Cultura - 25 Settembre 2021
‘Constitutional Circus’ e ‘Spin Time’: Carboni e Guzzanti fanno riflettere sulla democrazia partecipativa
Ci sono due mondi complementari che guardano alla democrazia transnazionale nella docu-serie Constitutional Circus di Berardo Carboni, online sulla piattaforma It’s art, e il film Spin Time, che fatica la democrazia! di Sabina Guzzanti, in questi giorni nei cinema.
Due opere presentate alla Giornata degli Autori di Venezia 78 che raccolgono analisi e idee di un sistema mondo che non funziona e andrebbe cambiato con nuove forme di democrazia partecipativa: Carboni analizza i problemi globali con le allegorie circensi (per esempio, i clown Signor Stato e Signorina Europa in un rapporto tossico di amore e odio, interpretati rispettivamente da Giovanni Vicentin e Désirée Giorgetti) e cerca di presentare allo spettatore delle alternative per salvare il pianeta e la democrazia. Guzzanti mostra al pubblico l’esperimento di democrazia partecipativa di Spin Time, un palazzo occupato dal 2013 che ospita circa 400 persone di 24 nazionalità diverse ai piani alti, ed eventi culturali, corsi e laboratori aperti al pubblico nei piani bassi.
L’analisi dell’esistente
Il mondo è in fiamme: l’emergenza climatica porterà questo pianeta a non essere più abitabile in un lasso di tempo relativamente breve; aumentano governi che esplicitamente sono in contrasto con i valori della democrazia, i quali sono i primi alleati di un sistema di produzione e sfruttamento che non è più sostenibile sia per le risorse materiali che umane. Imperversano disuguaglianze con estrema sperequazione delle risorse. Constitutional Circus fa discutere su questi temi la Rivoluzione umanistica incarnata da Pico della Mirandola (interpretata da Francesco Ferrieri), la Rivoluzione francese e la Rivoluzione industriale (interpretate da Ilde Mauri e Raffaella Paleari). Insieme parlano della necessità di costruire un mondo nuovo, alternativo, più sostenibile, per poter salvare l’umanità da se stessa.
Il film su Spin Time cala in una dimensione locale e multiculturale il problema delle diseguaglianze, che in una città come Roma porta migliaia di persone a non potersi permettere una casa. Il film non si focalizza sul problema del singolo, ma mostra che l’emergenza abitativa sia un problema sistematico che riguarda una fetta cospicua della popolazione capitolina, e che non ci sia una vera volontà da parte delle istituzioni di risolverla. Alcuni esempi? A Roma ci sono migliaia di locali sfitti e molti altri completamente abbandonati. È molto più conveniente tenere appartamenti vuoti (e alzare i prezzi degli affitti) che riempirli. Il sistema delle case popolari non è sufficiente per rispondere all’emergenza abitativa: come spiegano nel film, si può anche aspettare 16 anni per avere una casa popolare. I problemi si sovrappongono e si intrecciano senza soluzione, mentre le persone cercano di trovare uno spazio di dignità dove poter vivere.
Che fatica la collettività
C’è Volo pindarico che corre, parla, fa i salti mortali. Volo pindarico (interpretato da Marco Russo in Constitutional Circus) è la collettività. “Io sono noi” dice all’inizio dell’ode pindarica. E questa collettività cerca di far ragionare Signor Stato e Signorina Europa che si azzuffano. Volo pindarico suona il violino mentre cammina sul filo, ragiona e suda, si affanna per tutte le acrobazie. Che fatica! La stessa fatica raccontata da Sabina Guzzanti quando mostra come è difficile per la collettività di Spin Time che fa “salti mortali” per andare d’accordo e prendere delle decisioni. Nel palazzo gli ospitanti si riuniscono nelle assemblee per parlare dei problemi della comunità, e la stessa elegge un comitato che possa gestire la vita quotidiana del palazzo (dal turno delle pulizie a quello dei sorveglianti di notte, dalla ridiscussione delle regole di base fino alle liti per la mancanza di pagamenti dovuti). Insomma, una fatica che però dà la possibilità di mostrare come la politica non si dovrebbe basare sulle capacità retoriche per arringare una folla, ma su problemi concreti e reali, come appunto la gestione di una comunità di circa 400 persone.
L’umiltà e la bellezza
Entrambe le opere si mostrano umili: il Circo di per sé è una forma d’arte umile, mentre la comunità di Spin Time testimonia che la mancanza di equilibrio tra interesse collettivo e quello personale è il motivo principale delle liti in assemblea. Si fatica a trovare quella linea di demarcazione, ma ci si prova. E l’umiltà può essere sempre un punto di partenza da cui cominciare. E si comincia proprio da lì grazie al teatro dell’oppresso di Christina Zoniou, docente presso l’Università del Peloponneso e professoressa “in visita” presso l’Università di Roma. Questa è una delle attività più partecipate dagli ospitanti, nella quale si sperimentano nuove forme di dialogo e linguaggio tramite il teatro. E come fa vedere Guzzanti, aiuta.
Tutta questa complessità che cercano di esprimere le due opere diventa accessibile tramite la bellezza, che non risponde a un criterio puramente estetico ma di pensiero ed esperimento. L’arte può essere utilizzata come tramite per dare a chi assiste gli strumenti per vedere la direzione che ha preso il destino del mondo. Questa visione può aprire delle prospettive di immaginazione: e se le cose andassero diversamente? Sarebbe necessario che ci si impegnasse sempre di più a rispondere a questo interrogativo.
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(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.