“Oggi sono oltre 2 milioni i lavoratori che lavorano a 6 euro l’ora lordi. Ci sono rider che corrono e fanno incidenti anche mortali e guadagnano 4 euro l’ora. Questo non è tollerabile. Non è tollerabile in un’economia avanzata”. Lo ha detto il presidente dell’Inps Pasquale Tridico intervistato dalla vicedirettrice del Il Fatto Quotidiano, Maddalena Oliva, a ‘Futura, la tre giorni organizzata dalla Cgil a Bologna. “L’idea di introdurre un salario minimo non è contro il sindacato, anzi è completamente integrato. Io sono consapevole della necessità nel nostro paese di una legge sulla rappresentanza e sul fatto che la contrattazione a quel punto debba valere erga omnes. Al di sotto di un certo livello, però, lo Stato dice ‘non si può lavorare, non è dignitoso lavorare”. E prosegue: “Laddove è stato introdotto, la letteratura economica dimostra che ci si è spostati su produzioni e frontiere produttive più adeguate. Il salario minimo su un livello adeguato spinge investimenti capital intensive, cioè spinge le imprese a scegliere strategie di investimenti che sfruttino maggiormente il capitale e l’innovazione piuttosto che il lavoro a basso costo e questo porta incrementi di produttività”, ha detto Tridico, spiegando che “in tutti i paesi dove è stato introdotto non solo si è avuto un incremento di benessere da parte del lavoratore, ma non si è avuta una disoccupazione. C’è soprattutto una più efficiente allocazione di risorse e lavoro su produzioni più produttive e quindi capaci di generale più crescita. Nel lungo periodo, ma anche nel medio, l’incremento del salario minimo porta incrementi di produttività”
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