Circa diecimila persone hanno attraversato il centro di Torino in sostegno dei diritti Lgbtqi+ in occasione della manifestazione Torino Pride. In testa, insieme alla sindaca Chiara Appendino, Vladimir Luxuria e il coordinatore del Torino Pride Alessandro Battaglia. “Sono molto soddisfatto, siamo molto contente e contenti perché il risultato è buonissimo e soprattutto è un parziale ritorno alla normalità”, spiega Battaglia. “Abbiamo dovuto contenere la nostra fantasia, però il risultato mi sembra interessante”, aggiunge. Al corteo hanno partecipato anche i candidati sindaco Stefano Lo Russo, del centrosinistra, e Valentina Sganga, del M5s. Assente il candidato del centrodestra Paolo Damilano. “Se lui ritenesse davvero che Torino è la capitale dei diritti forse avrebbe fatto bene a venire – commenta Battaglia – perché noi siamo elementi molto importante in materia di diritti”. Per Luxuria “è chiaro che Damilano debba rispondere al suo elettorato, Fratelli d’Italia e Lega hanno sempre parlato malissimo dei Pride. Adesso c’è anche il Popolo della Famiglia. Sicuramente. Damilano è una persona che non ha nessun problema sotto il punto dei diritti Lgbt, ma credo che sarebbe stato troppo imbarazzante per lui essere qui“, conclude sulla vicenda Luxuria. Secondo Battaglia “Torino può fare tantissimi passi in più e sarebbe molto importante che il prossimo sindaco fosse nella condizione di fare quei passi che ancora mancano. È mancata una strategia complessiva dei diritti Lgbt e non solo. Ed è mancato un po’ di denaro perché ce ne è bisogno, far stare bene i propri cittadini e le proprie cittadine è in primo compito di un sindaco”, conclude il coordinatore del Pride
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