La giovane giornalista vince l'Aquila d'Oro e racconta: "Il racconto del loro calvario e di quello vissuto dai loro famigliari mi ha lacerato a tal punto da non farmi dormire la notte". In finale insieme a lei anche Giancarlo e Alberto Mazzuca, Walter Veltroni e Alessandro Sallusti
È Francesca Nava la vincitrice della 57esima edizione del Premio Estense che si è tenuta teatro comunale di Ferrara nella giornata di ieri 25 settembre. La giornalista e documentarista ha vinto L’Aquila d’Oro con il libro: ‘Il focolaio. Da Bergamo al contagio nazionale’ (ed. Laterza). Gli altri finalisti erano Giancarlo e Alberto Mazzuca con ‘L’affresco di Gianni Agnelli (ed. Baldini+Castoldi), ‘Labirinto Italiano. Viaggio nella memoria di un Paese’ di Walter Veltroni (ed. Sfolgerino) e ‘Il Sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana’ (ed. Rizzoli) di Alessandro Sallusti.
Nel testo di Nava, decisioni politiche e autorità sanitarie sono messe in discussione ma soprattutto viene dato largo spazio ai racconti delle donne e degli uomini che sono stati protagonisti dei mesi più bui della pandemia di Covid. Lo ha raccontato lei stessa, tenendo emozionata il premio tra le mani: “Questo non solo è il mio primo libro ma è solo l’inizio di una storia che è tutta da scrivere. Innanzitutto dedico questo premio a tutte le persone che mi hanno consegnato le loro storie, ai sopravvissuti. E soprattutto ai lavoratori della Val Seriana e della bergamasca, che sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto”. Poi ha aggiunto: “Io spero, in generale, che le inchieste giornalistiche come questa servano per aprire dei dibattiti di riflessione perché senza verità non c’è futuro”.
E ancora, in una nota, ha spiegato: “Ho scelto di raccontare quattro storie emblematiche di morti da Covid nella bergamasca. Tutte fondamentali per mettere a fuoco quelle che considero le reali criticità del sistema. Sono quelle di Claudio, Marisa, Manuel e Giuseppe: persone dai 40 agli 80 anni. Il racconto del loro calvario e di quello vissuto dai loro famigliari mi ha lacerato a tal punto da non farmi dormire la notte. Una di queste riguarda una parte della mia famiglia: è la storia di Manuel, 47 anni, padre di tre figli, infettatosi sul lavoro a inizio marzo. Morto nel giorno della Festa del Papà. L’ho scritta piangendo di rabbia”.
Infine, durante la cerimonia di premiazione condotta come di consueto dalla giornalista Cesara Buonamici, è stato consegnato anche il 37esimo ‘Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell’informazione’ assegnato ad Andrea Purgatori (Atlantide La7). “Dopo un anno che eravamo semi-rinchiusi in casa, trovarci più aperti è una buona partenza”, ha commentato Gian Luigi Zaina (Presidente Fondazione Premio Estense). Poi ha speso parole d’elogio per la vincitrice: “Francesca Nava è al suo primo libro, è giovane, la giuria popolare ha insistito pesantemente su di lei. È stata una grande scommessa vinta. La formula del premio? Non l’ho toccata, l’ho trovata perfetta. Un team di esperti e la giuria popolare che introduce un elemento che va fuori dal mercato”. Infine, un monito: “Lo ripeto: non dobbiamo avere paura delle frasi scomode o del giornalismo d’inchiesta, ci serve per crescere“.