Anche in Italia è attesa per il risultato definitivo delle elezioni tedesche, anche se gli ultimi dati ufficiali al termine dello spoglio danno la vittoria dei socialdemocratici della Spd al 25,7%, con la Cdu-Csu dell’uscente cancelliera Angela Merkel che fa registrare il peggior risultato della sua storia, al 24,1%. E ad esultare sono ovviamente le formazioni di centrosinistra, con il segretario del Pd, Enrico Letta, che canta vittoria: “Abbiamo la prova che di ciò che ho sempre pensato e che è una delle ragioni fondamentali che mi hanno spinto a tornare e assumere la guida del Partito democratico. Dalla pandemia si esce a sinistra“.
Il leader Dem sostiene che si tratti di “un risultato clamoroso e di una conferma molto importante dal punto di vista culturale. Hanno prevalso i valori di solidarietà, i diritti del lavoro, l’attenzione al sociale e alla riduzione delle disuguaglianze. Il cancelliere sarà Scholz, non ho alcun dubbio su questo, perché è stato capace di strappare alla Cdu l’eredità positiva dell’era Merkel. La Germania esce più fragile dal voto, ma la vittoria della Spd è chiara e dimostra che oggi i progressisti vincono se capaci di scelte radicali. Il risultato tedesco, che ha smentito previsioni e sondaggi, prova quanto sia falsa l’idea di una vittoria ineluttabile di Salvini e Meloni”.
Seppur mantenendo il profilo istituzionale richiesto a un commissario europeo, soddisfazione traspare anche dal tweet del titolare degli Affari Esteri di Bruxelles, Paolo Gentiloni, che si congratula con Olaf Scholz e tutta la Spd “per una campagna elettorale così vittoriosa. Equità sociale, crescita sostenibile e transizione verde per un’Europa più forte”.
Matteo Salvini, come già fatto negli ultimi giorni prima del voto, usa i risultati delle elezioni tedesche per continuare a chiedere la riunificazione del centrodestra, soprattutto in Ue, possibilità respinta dagli esponenti del Ppe: “Se verranno confermati i primi dati, con una clamorosa sconfitta del centrodestra e la vittoria dei socialisti, è ancora più importante che il centrodestra italiano si riunisca e lavori insieme in Italia ma soprattutto in Europa. Uniti a Bruxelles, superando divisioni e interessi di partito, difenderemmo con più forza l’interesse nazionale italiano. Che la lezione tedesca sia di insegnamento, altrimenti l’ideologia socialcomunista in Europa non avrà più argini”.
L’esponente di Forza Italia, Antonio Tajani, in un’intervista al Messaggero parla dell’alleata in Ue che lascia la guida del Paese dopo 16 anni: “La Cdu-Csu ha ottenuto un grande risultato e purtroppo, con l’uscita di Angela Merkel, perderemo in Europa un insostituibile punto di riferimento. Abbiamo avuto sempre un ottimo rapporto, nel Ppe, in Europa e anche nelle questioni rapporti bilaterali. Spetta però ora all’Italia assumersi qualche responsabilità in più per avere un’Europa più bilanciata che non sia soltanto quella franco-tedesca”.
Mentre il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, anche a fronte del calo di Alternative für Deutschland, quinto partito dopo anche Verdi e Liberali, esulta per la “sconfitta del sovranismo”: “Elezioni in Germania? Si va verso un’ampia vittoria delle forze europeiste. Un ottimo segnale – ha commentato – Di fatto, ancora una volta, è stato sconfitto il sovranismo”.