Cronaca

Green pass, la protesta in autostrada: solo qualche disagio e una ventina di persone intercettate

"Questo è solo l’inizio, andremo avanti ad oltranza", spiegano gli organizzatori che rilanciano l’appello ad "occupare" le autostrade anche nei prossimi giorni

Nessun blocco, qualche disagio e una ventina di manifestanti intercettati. “Blocchiamo l’Italia”, “paralizziamo le autostrade” l’appello del popolo dei no-Green pass è stato perlopiù un flop. Le principali arterie che collegano il Paese non hanno risentito più di tanto della protesta dei camionisti che hanno guidato al rallentatore per manifestare contro il certificato verde. Come è capitato già per le manifestazioni del sabato, e come lamentato nelle principali chat degli attivisti, a mancare è stata soprattutto l’organizzazione della protesta. E così c’è chi è sceso in strada con la bandiera legata sullo specchietto, senza trovare l’appoggio dei “colleghi”, ma ricevendo, in alcuni casi, anche critiche. “Questo è solo l’inizio, andremo avanti ad oltranza”, spiegano gli organizzatori che rilanciano l’appello ad “occupare” le autostrade anche nei prossimi giorni. La protesta non ha fatto che incrementare comunque i disagi che già quotidianamente si registrano nei punti più caldi della rete autostradale, da Roma a Milano, passando per la Salerno-Reggio Calabria.

La protesta è stata organizzata contro l’introduzione del green pass dal 15 ottobre. Gli autotrasportatori italiani si sarebbero coordinati attraverso Whatsapp e Telegram. La mobilitazione spontanea è consistita nel mantenere un’andatura di viaggio estremamente lenta, con una velocità massima di 30 chilometri orari e le 4 frecce del mezzo accese, come segnale.

L’allerta era alta in considerazione dei messaggi: “35mila camionisti si organizzano per fermare i criminali della dittatura” si legge sul gruppo Telegram “Basta dittatura!“. Oppure “Dalle 00.00 del 27 e per tutta la settimana blocchiamo le corsie autostradali, 30 km/h e 4 frecce per riconoscerci #nogreenpass” sulla chat “Camionisti No Green pass“. Non mancano poi video di rabbia da parte dall’interno del camion contro il certificato verde. A inizio settembre anche la Fao Cobas, organizzazione sindacale di mezzi pesanti, aveva a sua volta proclamato uno sciopero per l’11 ottobre: tra le sue istanze anche l’opposizione a “ogni forma di obbligo di vaccinazione anti-Covid e/o Green pass ai lavoratori dipendenti”.

Comunque sono state una ventina le automobili con alcune decine di manifestanti intercettate dalla polizia stradale e bloccate sull’autostrada A12 subito dopo il casello di Pisa centro. Tutti i presenti sono stati identificati. Su alcune auto erano esposti cartelli contro il Green pass e con la scritta ‘Libertà, libertà’. La manifestazione è stata scoperta perché la colonna di auto procedeva molto lentamente lungo l’Aurelia e la polizia stradale con il supporto di volanti, Digos e carabinieri, ha individuato le auto dei manifestanti bloccandole dopo l’ingresso in autostrada. Secondo quanto emerso è probabile che la comitiva di no Green pass fosse diretta a Migliarino con l’obiettivo di bloccare il casello di Pisa nord. Una volta identificati i manifestanti sono stati obbligati, sotto la scorta della polizia, a invertire la marcia e a uscire dall’autostrada

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