Terremoto a Creta, un morto e 12 feriti dopo violenta scossa. Una residente: “È un miracolo che non ci siano altre vittime”
La prima scossa, la peggiore, ha raggiunto i 6,1 gradi di magnitudo mentre per tutta la mattina è proseguito lo sciame sismico con almeno venti scosse fino a 4.6 di magnitudo. Ha perso la vita un operaio di 65 anni, schiacciato dalla cupola della chiesa del profeta Elia
Un morto, almeno dodici feriti e mille case danneggiate. È la stima provvisoria del fortissimo terremoto avvertito lunedì mattina sull’sola di Creta. La prima scossa, la peggiore, ha raggiunto i 6,1 gradi di magnitudo mentre per tutta la mattina è proseguito lo sciame sismico con almeno venti scosse fino a 4.6 di magnitudo.
L’area maggiormente colpita è quella della capitale Iraklion, dove tutte le scuole sono state evacuate. Ha perso la vita un operaio di 65 anni, schiacciato dalla cupola della chiesa del profeta Elia che stava ristrutturando assieme ad altre due persone che, fortunatamente, sono riuscite a mettersi in salvo grazie al lavoro delle squadre di soccorso. L’uomo lascia una moglie, due figli ed un nipotino appena nato. Altre nove persone sono rimaste intrappolate all’interno di una farmacia. A pagare il dazio più grave il villaggio di Arkalochori che appare come un teatro di guerra, con macerie dappertutto.
Si tratta del terremoto più forte dal 1960 ad oggi, “nato” dalla faglia di Kastelli, che da sempre è monitorata dalla comunità scientifica in quanto taglia l’isola praticamente a metà. A crollare sia edifici vecchi che nuovi. “È un miracolo che non ci siano stati altri morti ed altri feriti – dice al Fattoquotidiano.it Mari Kirimaki, che assieme alle figlie gestisce alcune strutture turistiche sull’isola – siamo stati molto fortunati, ma la paura non se ne andrà tanto facilmente”. E racconta: “Mi trovavo nel mio albergo a Chania quando ho visto il divano fare un balzo di cinque metri: è stato scaraventato dall’altro lato del salone. Sono stati i 15 secondi più brutti della mia vita. Poi siamo scesi in strada, dove si sono riversati anche altri turisti che si trovano ancora sull’isola. Poteva andare davvero molto peggio.”
Secondo il premier greco Kyriakos Mitsotakis, originario proprio di Creta, l’intero meccanismo statale per far fronte alle conseguenze del forte terremoto è in allerta. In un tweet ha inoltre espresso le condoglianze “alla famiglia del nostro concittadino, che ha perso la vita, e auguro una pronta guarigione ai feriti”. Secondo le autorità elleniche il terremoto è stato inaspettato, e non è ancora possibile stimare la sequenza sismica visto che il fenomeno è ancora in corso. In serata si riunirà nuovamente il Comitato di Valutazione del Rischio Sismico e con l’ausilio tutti i dati scientifici si potrà capire il dopo di “un fenomeno che di fatto è un fenomeno peculiare”.