"L'avvocatura sta predisponendo l’atto di costituzione", ha detto l'assessora agli Affari legali Lorenza Rosso, rispondendo a un'interrogazione del consigliere M5s Stefano Giordano. "Sbarrata la strada ad accordi privati nelle segrete stanze, abbiamo vinto una battaglia importantissima", esultano i grillini. Ancora nessun impegno ufficiale, invece, dalla Regione di Giovanni Toti
Il Comune di Genova avanzerà la richiesta di costituirsi parte civile alla prima udienza preliminare del processo per il disastro del ponte Morandi, in programma il 15 ottobre prossimo. Lo ha annunciato, per la prima volta in modo ufficiale, l’assessora agli Affari legali Lorenza Rosso, rispondendo a un’interrogazione del consigliere M5s Stefano Giordano. “L’avvocatura sta predisponendo l’atto di costituzione”, ha precisato. “Siamo felici che finalmente l’amministrazione dichiari ufficialmente che si costituirà parte civile”, commenta Giordano, “anche se questa risposta arriva 120 giorni la nostra prima mozione presentata sul tema in Sala rossa (l’aula consiliare del Comune, ndr). Dopo mesi di risposte inevase e di vergognose trappole in Consiglio comunale pur di metterci il bavaglio e minare la democrazia dell’Aula consiliare, oggi è arrivata l’agognata risposta”.
Il gruppo M5s in Comune, infatti, aveva denunciato più volte l’ostruzionismo della maggioranza nel calendarizzare mozioni e interrogazioni sul tema, relegate all’ultimo posto dell’ordine dei lavori. Il sospetto era che il sindaco Marco Bucci stesse intavolando una trattativa parallela con Autostrade per l’Italia per ottenere un ricco indennizzo in sede extragiudiziale: il suo stesso staff, rispondendo a precisa domanda del Fatto, non aveva escluso che il Comune potesse “accettare un risarcimento congruo“. L’incognita sulla costituzione è ancora in piedi, invece, rispetto alla Regione guidata da Giovanni Toti, con la maggioranza che nei giorni scorsi ha rifiutato di mettere ai voti una mozione che impegnava la giunta a entrare nel processo, anch’essa presentata dal Movimento 5 stelle.
“Siamo orgogliosi di questo risultato perché è merito del M5s se, dopo aver depositato interrogazioni, mozioni, ordini del giorno e richiesto persino consigli monotematici per affrontare la delicatissima questione, si sia sbarrata la strada ad accordi privati nelle segrete stanze. Abbiamo vinto una battaglia importantissima per la città e i suoi cittadini. Abbiamo messo alle strette un sindaco che in questi mesi ha detto tutto e il contrario di tutto. Un sindaco che oggi non si è nemmeno degnato di rispondere e ha delegato un suo assessore“, scrive una nota il gruppo consiliare grillino.