Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Diritti - 28 Settembre 2021
Referendum Cannabis, Cappato: “Proroga? Passo importante, ma sciopero della fame prosegue fino all’approvazione del decreto”
“Siamo fiduciosi che il governo approverà domani in Consiglio dei ministri la proroga da noi richiesta sul referendum sulla cannabis, per consentire di rimediare ai ritardi dei Comuni sulla consegna dei certificati elettorali. Sarebbe un passo importante per la democrazia“. A rivendicarlo è Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, dopo la notizia che il governo è pronto a salvare il referendum, che rischiava di saltare nonostante le oltre 600mila firme raccolte attraverso le sottoscrizioni online, arrivata proprio durante il presidio organizzato davanti a Montecitorio (e accolta con un’ovazione e un lungo applauso). “Il 30 settembre saremo comunque in Cassazione”, ha però avvertito Marco Perduca, del comitato promotore. Il motivo? “Dobbiamo vedere cosa c’è scritto nel decreto e soprattutto che venga pubblicato in Gazzetta ufficiale“. Tradotto, in attesa del Consiglio dei ministri, resta la prudenza: “Solo il primo passo perché c’è poi la partita referendaria? Restano ancora tanti nemici del referendum“, ha concluso Cappato, secondo cui “alcuni sono espliciti nel merito, mentre altri sono nascosti, che lavorano sotto traccia affinché non si tenga”. E ancora: “Non è il confronto a viso aperto che temiamo, ma i tentativi di sabotaggio”, ha concluso Cappato.