“Greta non ha detto che noi siamo solo chiacchiere ma che c’è stato troppo bla, bla, bla. E probabilmente ha anche ragione, nessun fastidio. Le proteste servano a pensare”. Il ministro della Transazione ecologica Roberto Cingolani commenta così il discorso di Greta Thunberg all’apertura della Youth4Climate, l’evento che per due giorni ha portato a Milano 400 ragazzi da 187 Paesi del mondo. Si sono riuniti per discutere dei temi legati al cambiamento climatico. L’attivista svedese, all’inizio della manifestazione, aveva detto di avere poche aspettative sull’incontro: “Immagino sarà come tutti gli altri meeting, cioè con molte chiacchiere”. Poco dopo, allo stesso Roberto Cingolani e al primo cittadino Beppe Sala, è stata più esplicita: “Quando parlo di cambiamento climatico cosa vi viene in mente? Io penso ai posti di lavoro, ai lavori verdi, ecologici. Dobbiamo trovare una transizione senza traumi, perché non c’è il piano B, non c’è il piano bla bla bla. Qui non stiamo parlando semplicemente di un costoso e politicamente corretto green washing bla bla bla, green economy bla bla bla, net zero al 2050 bla bla bla. Non si può andare avanti con il bla bla bla. È tutto quello che sentiamo dai nostri cosiddetti leader politici. Parole che sembrano bellissime ma per ora non hanno portato ad alcuna azione”.

La fase finale dell’incontro porta alla presentazione di un documento preparato da 4 gruppi di lavoro di giovani, da portare domani all’attenzione della pre Cop26: “”Il programma è stato molto intenso, ora abbiamo bisogno di approvare il documento. È stato fatto un lavoro straordinario”.

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