Nella notte una pattuglia della polizia stradale ha fermato il religioso dopo averlo visto infilarsi nella vegetazione e risalire sulla sua macchina in abiti civili lungo la via Aurelia. Ritirata la patente di guida ma nessun reato: la dose che aveva addosso era compatibile con il consumo personale
Aveva appena comprato la dose di giornata quando gli agenti della polizia stradale lo hanno fermato per un controllo nei pressi della pineta locale che fungeva da piazza di spaccio. È successo il 30 settembre a Lucca: protagonista della vicenda è un parroco. Nessuna ipotesi di reato è stata notificata al religioso, che aveva addosso giusto la quantità minima per l’uso personale e dunque si è visto semplicemente segnalare alla prefettura come assuntore.
Il prete è stato fermato nel cuore della notte sull’Aurelia, tra Torre del Lago (Lucca) e Migliarino (Pisa), dopo essere stato seguito per qualche minuto dalla Polstrada. A catturare l’attenzione della pattuglia, la scena dell’uomo vestito in abiti civili che poco prima, completamente al buio, era sceso dalla macchina e si era addentrato nella vegetazione lungo la carreggiata per poi risalire poco dopo. Al primo distributore di benzina l’intervento degli agenti, che controllando i documenti hanno scoperto con grande sorpresa trattarsi di un sacerdote. Sulla macchina l’uomo, che secondo le ricostruzioni non ha fornito spiegazioni, non era solo: ad accompagnarlo c’era un’altra persona rimasta però completamente estranea ai controlli.
La droga è stata sequestrata e la patente di guida ritirata senza la previsione di alcun reato. Ora si aspettano però le decisioni della curia e in particolare dell’arcivescovo monsignor Paolo Giulietti, che nel frattempo ha fatto sapere di essere rientrato a Lucca e aver avuto un colloquio con il parroco per cercare di capire le ragioni del suo comportamento. Provvedimenti potrebbero essere presi a breve ma solo dopo che Giulietti, spiega la diocesi, avrà indagato sulla condizione personale e psicologica del prelato.