Come sarebbe l’aria della Lombardia se gli effetti della crisi climatica e dell’inquinamento atmosferico non subissero una decisa inversione di tendenza? Hanno provato a immaginarlo e a raccontarlo gli attivisti di Legambiente che, con un’iperbole e un flash-mob organizzato a Milano per la campagna europea Clean Cities, nell’ambito delle iniziative della Youth4Climate, hanno inscenato momenti di vita quotidiana in un contesto urbano dall’aria divenuta irrespirabile per l’uomo. Nel video “Milano 2050. Non si respira un bel clima” le persone indossano grandi maschere antigas per uscire a fare la spesa, andare al bar, fare una passeggiata, prendere i mezzi pubblici. “Se non vogliamo indossare anche le maschere antigas dobbiamo ridurre le emissioni al più presto – scrivono in una nota gli esponenti di Legambiente – Ad oggi le chiacchiere stanno zero, le emissioni no. Servono politiche ambientali più coraggiose e misure risolutive per la lotta alle emissioni di CO2 e alle emissioni inquinanti (PM10, PM2,5, Ossidi d’azoto ed ozono)”. È questo il messaggio che Legambiente lancia con questo video pensato per richiamare l’attenzione sullo stretto legame tra emissioni climalteranti e inquinanti in città, le loro pesanti conseguenze sul clima e sulla vita dei cittadini. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono 400mila i decessi prematuri in Europa per inquinamento atmosferico, oltre 50mila in Italia, uno dei paesi più esposti anche a causa delle troppe auto circolazione. Da novembre 2020 siamo stati condannati dalla Corte di Giustizia “per aver superato il valore limite delle concentrazioni di particelle inquinanti (PM10), in modo continuato, dal 2008 al 2017” e negli anni successivi sino al 2021.