Domenica 3 e lunedì 4 ottobre saranno chiamati alle urne oltre 12 milioni di cittadini di più di mille comuni italiani – tra cui 6 capoluoghi di regione – per le amministrative 2021. In Calabria si voterà anche per il presidente di Regione, dopo la prematura scomparsa della governatrice Jole Santelli.

Dove si vota – I seggi saranno aperti in 1349 comuni in tutte le regioni. Le città più importanti sono Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste. Ma si vota anche in altri 14 capoluoghi di provincia: Benevento, Carbonia, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona e Varese. Sono circa 137 i comuni con più di 15 mila abitanti e 1.212 quelli con una popolazione inferiore inferiore. In Valle d’Aosta è coinvolto il solo Ayes, mentre la Lombardia – con 236 comuni – è il territorio che porterà alle urne il maggior numero di elettori. Il paese più piccolo è quello di Morterone, in provincia di Lecco, con i suoi 34 cittadini, quello più popoloso è invece Roma, con oltre 2,3 milioni di aventi diritto. A Miliscemi, comune nato nel 2021 dalla fusione di otto ex frazioni della città di Trapani, sarà la prima elezione.

Quando si vota – Nelle regioni a statuto ordinario e in Friuli Venezia Giulia si andrà alle urne domenica 3 ottobre, dalle 7 alle 23, e lunedì 4, dalle 7 alle 15. Dopo la chiusura del seggio, inizierà lo spoglio e l’eventuale ballottaggio si terrà 17 e 18 ottobre agli stessi orari, cioè due settimane dopo, come previsto dalla legge. Invece le regioni a statuto speciale avranno un calendario diverso: in Sicilia e Sardegna si voterà domenica 10 e lunedì 11 ottobre, con gli stessi orari, e il ballottaggio sarà il 24 e 25 ottobre. In Trentino Alto Adige (8 comuni) è prevista una giornata per il primo turno, il 10 ottobre, e una per il secondo, il 24 ottobre. In Valle D’Aosta, ad Ayes, si è già votato il 19 e 20 settembre scorso. Per i comuni sciolti per infiltrazioni mafiose la data è il 7 novembre, con eventuale turno di ballottaggio il 21 novembre.

Chi può votare – Hanno diritto di voto gli iscritti alle liste elettorali del comune di residenza che abbiano compiuto 18 anni entro la data del 3 ottobre. Potranno eleggere le amministrazioni anche i cittadini di altri Paesi dell’Unione Europea che vivono nei comuni coinvolti e si sono iscritti a una lista aggiuntiva entro lo scorso 24 agosto.

Cosa presentare per votare – Per esprimere la propria preferenza bisognerà recarsi al seggio elettorale con documento d’identità e di tessera elettorale.In caso di smarrimento o esaurimento degli spazi per i timbri di avvenuta votazione della tessera elettorale, è necessario richiedere un duplicato all’ufficio elettorale del comune di residenza. Il rilascio avverrà immediatamente. Non è obbligatorio il green pass per accedere al seggio, ma si dovranno rispettare tutte le normative anti Covid: indossare la mascherina, igienizzare le mani, stare distanziati di almeno un metro nelle file, evitare assembramenti e non recarsi al seggio se la temperatura corporea supera i 37,5° o se si è in quarantena.

Come si vota – Ciascun elettore può sbarrare la casella con il nome del candidato/a che vuole eleggere e in questo caso il voto andrà esclusivamente a lui o a lei. Se invece traccia una X il simbolo di una lista, il voto viene accordato anche al candidato appoggiato da quel partito. È possibile esprimere fino a un massimo di due preferenze per i candidati al consiglio comunale, a condizione che venga rispettato il criterio del genere diverso: uno deve essere un uomo e l’altro una donna. Se i due voti andranno a candidati dello stesso genere, la preferenza sarà considerata nulla. Il voto disgiunto è possibile solo nei comuni più grandi: dove gli elettori sono più di 15mila si può esprimere una preferenza per il candidato di uno schieramento e un’altra per una lista di schieramento opposto, che rafforzerà la sua rappresentanza in consiglio comunale.

Come si elegge – In tutti i comuni vige un sistema maggioritario, ma a doppio turno nei comuni con più di 15mila abitanti e a turno unico in quelli con meno. Nei primi vince al primo turno il candidato/a che ottiene il 50% più uno dei consensi. Se nessuno raggiunge la quota, si procede al ballottaggio tra i due più votati. Nei secondi non è necessaria la maggioranza assoluta: vince chi ottiene più preferenze. Nei comuni più grandi è prevista una soglia di sbarramento del 3% per l’accesso delle liste al consiglio comunale. È previsto un premio di maggioranza del 60% dei seggi per le liste collegate al sindaco eletto.

Sconti sui viaggi per recarsi al voto – Per chi torna nel proprio comune di residenza Ferrovie dello Stato garantisce uno sconto del 70% del prezzo base per i treni a media-lunga percorrenza nazionale. La riduzione per i treni regionali è invece del 60% e per Italo del 60%. La sola condizione è che la partenza avvenga tra il 24 settembre e il 4 ottobre e il ritorno tra il 3 e il 14 ottobre. All’andata dovranno essere mostrati un documento d’identità e tessera elettorale, mentre al ritorno bisognerà dimostrare l’avvenuta votazione.

Casi particolari – Il 3 e 4 ottobre si voterà anche nelle sezioni nn. 2, 44, 73 e 78 del Comune di Lamezia Terme: il Tar Calabria ha disposto l’annullamento e la ripetizione delle operazioni elettorali del 2019 per il sindaco e le cariche di consiglieri comunali. In Calabria nella stessa data si rinnoverà anche il presidente di Regione.

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