La leader di Fratelli d'Italia la mattina in cui si apre il voto per le amministrative in tutta Italia pubblica un video di 7 minuti in cui definisce la video-inchiesta sui presunti finanziamenti in nero e le pressioni dell'estrema destra "10 minuti tagliati e cuciti arbitrariamente". Dopo aver preso tempo e poi aver parlato di "polpetta avvelenata", ora dice: "Non c'è niente di cui mi devo vergognare". Francesco Cancellato al Corriere della Sera: "Inchiesta 'montata ad arte'? Un saluto romano non si trasforma in una stretta di mano"
La prima reazione era stata prendere tempo, dicendosi pronta a provvedimenti, ma solo dopo aver visto “l’intero girato di 100 ore” . Poi è arrivata la reazion: “E’ una polpetta avvelenata“. Ora l’attacco frontale, in un video di oltre 7 minuti pubblicato su tutti i social rompendo nuovamente il silenzio elettorale, proprio la mattina in cui si apre il voto per le amministrative in tutta Italia: “Non c’è niente di cui mi devo vergognare. Quello che penso è che, per quanto si possa fingere di non vederlo, era tutto studiato, scientificamente, a tavolino“. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni oggi definisce così la videoinchiesta di Fanpage che ha documentato come esponenti del suo partito abbiano condotto la campagna elettorale per le elezioni comunali a Milano, tra presunti finanziamenti in nero e pressioni dei gruppi di estrema destra. Il video ha provocato l’autosospensione dal partito dell’eurodeputato Carlo Fidanza, ma per Meloni ora è tutto frutto di una macchinazione messa in atto “non da Fanpage, ma da un intero circuito, o circo, se vogliamo”. Fratelli d’Italia vittima di un sistema, secondo la sua leader.
“Ho chiesto a Fanpage di avere l’intero girato di queste 100 ore per sapere esattamente come siano andate le cose e come si siano comportate le persone coinvolte per agire di conseguenza. Il direttore di Fanpage ha risposto che la mia richiesta è oscena. Cosa c’è che non si può mostrare in quei video? Cosa c’è che non devo vedere?“, ha attaccato ancora Meloni. Il direttore Francesco Cancellato in un’intervista al Corriere della Sera ha spiegato che “il girato oggetto della prima puntata sarà acquisito dalla Procura della Repubblica”, che ha aperto un fascicolo ipotizzando il finanziamento illecito ai partiti e il riciclaggio per far luce sulla vicenda. Poi ha aggiunto: “Se Meloni ritiene che l’inchiesta sia stata ‘montata ad arte’, ha tutti gli strumenti giuridici per far valere le sue ragioni. Ma le dico una cosa: un saluto romano non si trasforma in una stretta di mano“.
Per la leader di Fratelli d’Italia invece si tratta di “10 minuti di video tagliati e cuciti arbitrariamente, piazzati in prima serata a due giorni dalle elezioni in modo tale che finissero sui giornali nel giorno di silenzio elettorale”. E così emerge la vera preoccupazione di Meloni, che la porta a rompere il silenzio elettorale per il secondo giorno consecutivo: “Quando loro possono parlare di te e tu non puoi difenderti, quando le persone devono decidere se votarti o no il giorno successivo, perché oggi si vota”. E ancora, arriva la chiamata alle urne: “Come sempre gli unici a dovermi giudicare sono gli elettori, al netto di nostro Signore, a loro affidiamo il giudizio, a partire dal voto di oggi e di domani“.
La leader di FdI ad un certo punto specifica: “”Capiamoci, le immagini hanno colpito anche me, chiedo quei video anche e soprattutto per andare a fondo nella vicenda perché dalle nostre parti siamo parecchio rigidi sulle regole di comportamento dei nostri dirigenti”. Poi però riparte all’attacco: “E’ deontologia montare i pezzi a proprio piacimento e rifiutare di mostrare quanto accaduto senza i tagli, pretendendo che si dia per buono il montaggio fatto da persone schierate? E’ legittimo far uscire scientificamente questo materiale a due giorni dalle elezioni senza che tu abbia il tempo per difenderti?”.
“Non è stata una polpetta avvelenata”, né “un’inchiesta a orologeria”, ma “un lungo lavoro svolto in maniera rigorosa“, ha detto il Cancellato al Corriere. Il direttore di fanpage ha inoltre sottolineato che “né il codice deontologico, né il codice civile prevedono un calendario che dica quando uscire”, poi “quando un’inchiesta riguarda un candidato, credo che per l’interesse pubblico debba andare in onda prima delle elezioni. Inoltre, è stato un esperimento: una collaborazione tra una testata web e un programma televisivo, Piazzapulita, motivo per cui è stato trasmesso giovedì sera”.
Infatti Meloni tira in ballo anche il programma di La7 e il suo conduttore: “La prossima settimana, sempre in campagna elettorale, la trasmissione Piazzapulita farà un’altra puntata su questo tema. Confido che Corrado Formigli, dall’alto della sua onestà intellettuale tipica dei giornalisti che non sono di parte, manderà in onda integralmente anche questo mio video che dura decisamente meno di quelli di Fanpage“. Poco dopo arriva la replica dello stesso Formigli: “Giorgia Meloni è invitata giovedì a Piazzapulita. Ci sarà anche il direttore di Fanpage Francesco Cancellato e torneremo a parlare dell’inchiesta. Le porrò delle domande. Ascolteremo le sue risposte. Ci sarà tutto il tempo necessario. Si chiama informazione“.