Una indagine per incendio colposo e delitti contro la pubblica incolumità è stata aperta dalla Procura di Roma in relazione al rogo che ha gravemente danneggiato il Ponte di Ferro nella zona Ostiense. Il fascicolo è stato avviato dopo una prima informativa di carabinieri e vigili del fuoco. Nella informativa sono state allegate anche alcune foto da cui emergerebbe che le fiamme sarebbero partite da un fornelletto a gas in un giaciglio di fortuna presente sotto il ponte. Il procedimento è stato affidato al procuratore aggiunto Giovanni Conzo. L’indagine punta a chiarire le cause del rogo e non è escluso che verrà affidata una consulenza tecnica. Al momento sembra quindi tramontare l’ipotesi del cortocircuito. Gli inquirenti – come riporta l’Ansa – hanno analizzato l’area individuando il fornelletto, forse utilizzato da un senza fissa dimora, da cui poi si è sprigionato l’incendio che in pochi minuti ha avvolto quasi completamente la struttura causando anche alcuni crolli.
Intorno alla struttura, costruita tra il 1862 e il 1863, da anni vivono clochard e nell’area a poca distanza dal Tevere sono moltissimi gli insediamenti di nomadi. Dal punto di vista della circolazione, la giornata di oggi era attesa per verificare l’impatto della chiusura del ponte al traffico veicolare. Dalle prime ore della mattina si sono registrati rallentamenti in linea con gli standard abituali della zona tra Ostiense e viale Marconi anche se la chiusura delle scuole per le elezioni amministrative potrebbe avere favorito una minore congestione. Il ponte dell’Industria è punto di collegamento tra due quartieri popolosi della città e saranno inevitabili ripercussioni alla viabilità nel quadrante sud-ovest della Capitale. Per questo il Comando Generale della polizia ha previsto un rafforzamento dei servizi di viabilità nella zona con diverse pattuglie nelle aree limitrofe e nei principali snodi di viabilità che incidono sull’area.