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Nuove incursioni aeree cinesi su Taiwan: 56 in un giorno, è record. Usa: “Provocatorie”. Pechino: “Pronti a tutto contro indipendenza”

La Difesa di Taipei che ha aggiunto come dal primo ottobre, giorno della festa nazionale della Repubblica Popolare, la Cina abbia costantemente aumentato la pressione militare sull'isola che considera come parte "inalienabile" del suo territorio

La Cina adotterà tutte le misure necessarie per schiacciare qualsiasi tentativo di “indipendenza di Taiwan”. È con questo messaggio lanciato dalla portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, che Pechino commenta il nuovo picco di tensione tra la Repubblica Popolare e la piccola isola. L’aviazione cinese ha infatti effettuato una nuova maxi incursione nei cieli dei vicini inviando oggi 56 aerei militari che hanno violato la zona di identificazione aerea dell’isola, come riferito dal ministero della Difesa di Taipei che ha aggiunto come dal primo ottobre, giorno della festa nazionale della Repubblica Popolare, la Cina abbia costantemente aumentato la pressione militare sull’isola che considera come parte “inalienabile” del suo territorio, destinata alla riunificazione anche con l’uso della forza, se necessario. Da parte sua, il governo di Taipei ha affermato di aver fatto decollare i suoi jet come monito dopo la prima ondata di 36 aerei da combattimento, di cui 12 bombardieri con capacità nucleare H-6, finita nella sua zona di identificazione aerea sudoccidentale.

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, ha definito le attività militari della Cina vicino a Taiwan “provocatorie” e “destabilizzanti”, ma le sue parole sono solo servite a provocare la risposta della Repubblica Popolare proprio nel giorno in cui la sua aviazione ha fatto registrare un numero record d’incursioni sull’sola sulla quale rivendica l’autorità. Hua ha condannato le parole di Price accusandolo di aver violato il principio della “Unica Cina” e i tre comunicati congiunti Cina-Stati Uniti inviando segnali “estremamente sbagliati e irresponsabili” al mondo esterno e, naturalmente, alle forze che spingono per l’indipendenza dell’isola.

La portavoce ha anche condannato le recenti mosse fatte dagli Stati Uniti, come la vendita di armi a Taiwan e il rafforzamento dei legami anche a livello di funzionari. “Queste azioni provocatorie non solo hanno danneggiato le relazioni tra Cina e Stati Uniti, ma hanno anche danneggiato la pace e la stabilità della regione. La Cina si oppone risolutamente a tali mosse e intraprenderà le azioni necessarie in risposta”. La Cina “intraprenderà tutte le azioni necessarie per distruggere qualsiasi complotto per l’indipendenza di Taiwan”, ha aggiunto prima di invitare gli Usa a correggere “le proprie azioni illecite”.