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Savoia, aria di disgelo tra Emanuele Filiberto e il cugino Aimone: l’incontro al matrimonio tra l’erede degli zar Romanov e Rebecca Virginia Bettarini

Emanuele Filiberto di Savoia ha incontrato in pubblico, o almeno in un contesto privato testimoniato dalla stampa per il pubblico, il cugino Aimone di Savoia Aosta. Il profluvio di teste coronate si è verificato a San Pietroburgo, in Russia

di Davide Turrini

C’è aria di disgelo in casa Savoia. Emanuele Filiberto di Savoia ha incontrato in pubblico, o almeno in un contesto privato testimoniato dalla stampa per il pubblico, il cugino Aimone di Savoia Aosta. Il profluvio di teste coronate si è verificato a San Pietroburgo, in Russia, per il matrimonio tra un discendente degli ultimi zar di Russia, George Mikhailovic Romanov, e l’italiana Rebecca Virginia Bettarini, figlio del diplomatico Roberto Bettarini. Lo sfondo è stata la sfarzosa cattedrale di Sant’Isacco. E proprio lì nel giù freddo nord ovest russo i due cugini si sono incontrati da invitati con aria distesa e collaborativa. Ricordiamo che Emanuele Filiberto è figlio di Vittorio Emanuele e nipote dell’ultimo re d’Italia, Umberto II.

Mentre Aimone è figlio del duca Amedeo d’Aosta, morto lo scorso giugno. Due rami della stessa dinastia che litigano da tempo: uno screzio iniziato dai tempi di Elena d’Orleans sposa di un Aosta e Elena di Montenegro sposa di Vittorio Emanuele III. L’apice della concorrenza in casa Savoia avviene poi nel dopoguerra italiano che vede tutti gli eredi in esilio e il gelo tra Vittorio Emanuele e Amedeo d’Aosta. Le distanze tra le due discendenze (il ramo di Carignano da una parte e i Savoia Aosta dall’altro) sono stati accentuati dall’ultimo cambio della legge Salica che, nonostante la mancanza di un trono da cui esercitare la “funzione” di monarca, ha modificato drasticamente le regole di successione per diventare re offrendo la possibilità alle figlie di Emanuele Filiberto di finire sul trono Savoia.

Aimone, oggi 54enne, è stato per anni direttore generale Pirelli per il mercato russo e dal 2013 ha allargato le sue funzioni manageriali come responsabile di tutti i settori di vendita dell’area scandinava. Come segnala l’esperta di Casa Savoia, Enrica Roddolo sul Corriere, la possibile prova di una “distensione concreta” potrebbe avvenire a breve quando verranno celebrati i fiori d’arancio della sorella di Aimone, Bianca d’Aosta.

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