Dicono di essere pronte a riferire in aula durante una delle prossime udienze per riprendersi “la vita e la dignità”. Ad anni di distanza, al termine dell’udienza del processo Ruby Ter in cui Silvio Berlusconi è imputato insieme ad altre 28 persone, comprese loro due, Alessandra Sorcinelli e Barbara Guerra parlano. “Cene eleganti? Mi viene da ridere”, dice la prima spiegando di voler chiarire quanto accaduto nelle serate di Arcore. “Non ho più nessun rapporto col presidente: non ci si vede e non ci si sente, non mi interessa la sua vita e sono qui, dopo dieci anni, perché voglio riprendermi la mia vita, la mia dignità”, aggiunge. Il suo legale, l’avvocato Luigi Liguori, ha chiarito che “renderà l’esame per dimostrare la sua innocenza, per chiarire alcune circostanze” proprio in relazione alle serate e rappresentare la “verità”.
Stessa intenzione di Barbara Guerra: “Sono pronta a parlare in aula, visto che chi è imputato non si prende la responsabilità di venire e metterci la faccia. Sono d’accordo col pm Siciliano, è vecchio ma poteva presentarsi. Io sono ancora qui oggi, la mia vita è stata bloccata e danneggiata, la mia dignità messa sotto terra e sono qui per far luce e riprendere la mia vita prima di questo schifo”, ha detto. Quindi ha aggiunto che valuterà “se ci sono cose in più da dire” e di essere “molto risentita con lui, molto indignata, non posso sentirmi dare della escort da anni, doveva proteggermi, mi ha rovinato la vita”. Qualcuno le ha chiesto anche cosa ne pensasse dell’ipotesi di una corsa di Berlusconi alla Presidenza della Repubblica e lei ha risposto: “Per me deve stare a casa a fare il nonno”.
Già Marysthell Polanco tempo fa in aula aveva detto di essere pronta a rendere esame in aula per “dire la verità” nelle prossime udienze. Ad una cena “nella villa in Sardegna (Villa Certosa, ndr) sono scappata per aver visto delle scene un po’ oltre. Era una delle volte che frequentavo quella casa che per me era diventata un po’ al limite della decenza”, ha chiarito ancora Guerra al termine dell’appuntamento in Tribunale a Milano, dove oggi avrebbe dovuto deporre il ragioner Giuseppe Spinelli, contabile di Berlusconi.
Non ha potuto perché è “a Barcellona per una operazione agli occhi fissata nella giornata di ieri”, ha spiegato il pm Luca Gaglio, che rappresenta l’accusa con la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, nel processo che vede imputato l’ex presidente del Consiglio e altre 28 persone, accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. I pm hanno chiesto di acquisire agli atti del processo i verbali delle deposizioni rese nel 2015 da Spinelli nel corso delle indagini preliminari relative ai processi Ruby e Ruby bis.
Un’istanza alla quale sia il difensore di Berlusconi, l’avvocato Federico Cecconi, sia la maggior parte dei difensori degli altri imputati hanno “prestato il consenso”. Il tribunale ha disposto l’acquisizione del “verbali di sommarie informazioni rese da Spinelli nel corso delle indagini preliminari” sei anni fa e dei documenti forniti da Spinelli, relativi alle “dazioni in contanti” dell’ex presidente del Consiglio alle sue ospiti, forniti ai pm nel corso di un interrogatorio. La corte si è riservata di decidere, invece, se sentire o meno Spinelli in aula e la decisione verrà presa nella prossima udienza che si terrà il 20 ottobre. Ulteriori udienze sono state fissate il 3, il 17 e il 24 novembre.