Il presidente del Consiglio mette in riga Salvini e la Lega almeno apparentemente si adegua, dopo aver disertato il Consiglio dei ministri: "Questo governo non tassa, non tocca le case degli italiani. L’ho detto fin dall’inizio". Fonti del Carroccio: "Bene Draghi contro patrimoniale e nuove tasse sulla casa". Ma il premier ha solo ripetuto concetti già espressi martedì dopo il voto
“Il governo va avanti: l’azione del governo non può seguire il calendario elettorale“. E soprattutto, la riforma del catasto “non è una patrimoniale”. Allo strappo di Matteo Salvini, che insiste nel voler alzare i toni nel governo e solo ieri ha spinto i suoi a disertare il consiglio dei ministri, Mario Draghi risponde a distanza. Interpellato durante la conferenza stampa al termine del vertice Ue in Slovenia, il presidente del Consiglio ha liquidato seccamente la questione, rinviando il chiarimento a un incontro che ci sarà “nei prossimi giorni”. “Noi dobbiamo seguire il calendario che è stato negoziato con la commissione europea per il Pnrr, ma anche per le raccomandazioni che sono state date dalla commissione all’Italia”, ha detto. Di fronte alla Lega che si agita, dopo il cattivo risultato alle amministrative, Draghi interviene seccamente ribadendo che l’esecutivo non seguirà le dinamiche interne dei singoli partiti.
Intanto sul fronte del Carroccio la linea d’azione rimane molto confusa. Salvini, uscito sconfitto dalla tornata elettorale, ha scelto di spostare l’attenzione mediatica sul governo e ha iniziato a contestare il disegno di legge delega sulla riforma fiscale. Ma non solo: ieri la Lega non ha proprio partecipato al voto in cdm, ufficializzando la rottura. Oggi però, dopo l’intervento di Draghi, i leghisti hanno diffuso una nota distensiva, quasi a voler fare marcia indietro: “Bene Draghi contro patrimoniale e nuove tasse sulla casa”. Nulla che il premier non avesse già spiegato martedì in conferenza stampa, rimarcando come sul testo il confronto fosse già stato approfondito con tutte le forze politiche sostengono il governo.
Eppure da ore si susseguono le dichiarazioni di Salvini, seguite dal nuovo attacco in mattinata del capogruppo alla Camera Riccardo Molinari e dall’ennesima uscita scomposta di Salvini che aveva parlato della delega fiscale come di una “patrimoniale”. Parole che hanno provocato l’irritazione di altri pezzi della maggioranza, dal Pd a Forza Italia. “Salvini fa solo casino”, è stata di Enrico Letta. “Non comprendo e non condivido l’assenza in Consiglio dei ministri”, il commento della ministra del Sud Mara Carfagna.
Draghi è intervenuto per rispondere alle accuse di Salvini. “Questo governo non tassa, non tocca le case degli italiani”, ha dichiarat. “L’ho detto fin dall’inizio: questo governo non aumenta le tasse e la riforma del catasto non è una patrimoniale. Ieri o l’altro ieri ho detto chiedete a Salvini. Oggi lui ha parlato e ha detto che la partecipazione al governo non è in discussione: ci vedremo nei prossimi giorni”. E sempre sulla questione del catasto ha aggiunto spiegando che si tratta di una “operazione di trasparenza”: “Perché nascondersi dietro l’opacità e calcolare le tasse sulla base di numeri che non hanno senso? Sono numeri che sono stati verificati vent’anni fa, moltiplicati per un numero, 160, che è il frutto di un negoziato. Non è meglio fare luce, essere trasparenti? E poi la decisione se far pagare o meno è una decisione assolutamente diversa, ma intanto facciamo chiarezza”. Ma proprio sulla riforma del catasto si concentrano le ultime resistenze leghiste, con fonti del Carroccio che avvisano: “Adesso il Parlamento in Aula tolga ogni accenno (dalla legge delega, ndr) a riforma del Catasto che preluda a nuove tasse sulla casa”.