Molti volti noti hanno racimolato bel pochi voti. A Milano, Roma e Torino le urne hanno bocciato i personaggi più o meno famosi che si sono presentati per le diverse liste
In fondo le elezioni non sono sempre un reality. E così accanto ad alcuni risultati top le amministrative – che hanno visto la vittoria al primo turno dei tre sindaci di centrosinistra a Milano, Napoli e Bologna – hanno registrato anche diversi flop. A Milano si è fermato a 135 consensi l’ex ciclista Gianni Bugno, candidato in una delle otto liste a sostegno di Beppe Sala (riconfermato) cioè ‘I riformisti lavoriamo per Milano con Sala’. Fuori dal consiglio comunale anche Gianluigi Paragone, candidato sindaco a Milano di Italexit.
A Torino, Stefano Righi del duo Righeira, gruppo che ha scritto canzoni celebri negli anni ’80 come Vamos a la playa e L’estate sta finendo, si è fermato ad 8 voti, ma è stato comunque il più scelto nel Partito comunista. E non è riuscito a entrare in Consiglio comunale neanche l’altro musicista candidato, Max Casacci dei Subsonica, che si è presentato nella lista Torino Domani, a supporto del candidato dem Stefano Lo Russo. Per lui 539 voti.
A Roma, una sfilata di nomi famosi, dall’ex miss Italia, Nadia Bengala, che ha racimolato 10 preferenze, all’ex ministro dei Trasporti nel secondo governo Prodi, Alessandro Bianchi, con 62 voti, in corsa nelle liste a sostegno della sindaca uscente Virginia Raggi. Fino a Ubaldo Righetti, giocatore della Roma di Nils Liedholm, che ha collezionato 660 preferenze nel Partito democratico con Roberto Gualtieri. Fra i candidati di Enrico Michetti, nel centrodestra, c’erano anche Pippo Franco e l’ex centrocampista dei giallorossi, Antonio Di Carlo, entrambi inseriti nella civica. Per il comico del Bagaglino 37 preferenze, mentre l’ex calciatore si ferma a 73.