Enrico Varriale, fino a pochi mesi fa direttore di RaiSport, non andrà in video in occasione delle partite di Nations League, la prima delle quali è in programma stasera. “Un passo di lato” in attesa che assuma contorni più chiari la vicenda giudiziaria che lo vede indagato dalla procura di Roma per stalking e lesioni personali aggravate, dopo la querela dell’ex compagna. L’azienda, la direzione di RaiSport e lo stesso giornalista – si apprende da fonti di Viale Mazzini – hanno convenuto sull’opportunità di sospenderne l’intervento in video previsto per il 10 ottobre, quando sono in programma le partite della Nazionale. Nessuna sospensione, né provvedimenti disciplinari – viene spiegato – ma una decisione presa di comune accordo a tutela della Rai e dello stesso Varriale e per evitare strumentalizzazioni.
Nei confronti dell’ex vicedirettore di RaiSport il giudice per le indagini preliminari ha disposto la misura del divieto di avvicinamento nei luoghi frequentati dalla persona offesa: nel provvedimento emesso dal gip si fa riferimento a “condotte reiterate” di molestie e minacce che avrebbero provocato nella vittima “un grave stato d’ansia e paura“. “Accuse false” destinate ad essere “smentite nei fatti” secondo il giornalista, che è stato interrogato il 30 settembre per chiarire la sua posizione.
Al momento nei confronti dell’accusato, la giudice per le indagini preliminari, Monica Ciancio, ha disposto il “divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa”. Varriale non può inoltre “comunicare con lei neppure per interposta persona” e deve “allontanarsi immediatamente in caso di incontro fortuito”. Per gli inquirenti è infatti responsabile di condotte reiterate di molestie e minacce, dovute “a personalità aggressiva e prevaricatoria, evidentemente incapace di autocontrollo“.
L’ex compagna – un’imprenditrice che si era trasferita dalle Marche a Roma- ha lamentato comportamenti violenti e “repentini scatti d’ira” da parte del giornalista 61enne, non riconfermato alla vicedirezione di RaiSport a causa di un provvedimento disciplinare. La denuncia è arrivata il 6 agosto, dopo una lite violenta per motivi di gelosia: lui le avrebbe infatti procurato numerose ferite, colpendola con calci e pugni. “Mi ha picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata – ha raccontato la donna a Il Corriere della Sera – Mi perseguita con telefonate di notte, si apposta sotto casa, citofona alle 6 di mattina“. L’ex compagna – si legge nell’ordinanza, notificata il 27 settembre al commissariato Ponte Milvio – è stata vittima di atti persecutori (puniti con reclusione da uno a sei anni e mezzo). Il “grave stato di ansia e paura” le avrebbe poi provocato “attacchi di panico, fatica nella respirazione e tachicardia, tali da immobilizzarla e un fondato timore per la propria incolumità, costringendola ad alterare le abitudini di vita”.
Varriale ha respinto tutte le accuse: “Non ho mai stalkerizzato nessuno e chi afferma questo ne risponderà in tutte le sedi. È una dolorosa vicenda personale che avrei preferito rimanesse tale – ha dichiarato sempre al Corriere – Purtroppo però mi sono state rivolte, e rese pubbliche, accuse del tutto false. Sono sicuro che riuscirò a dimostrare la loro infondatezza facilmente e in tempi brevi”.
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Rai, Enrico Varriale sospeso dal video per le partite dell’Italia in Nations League. “Scelta di opportunità per evitare strumentalizzazioni”
La decisione è stata presa per via dell'inchiesta per stalking nei confronti del conduttore di RaiSport che ha portato a un provvedimento preso dal tribunale di divieto di avvicinamento alla ex
Enrico Varriale, fino a pochi mesi fa direttore di RaiSport, non andrà in video in occasione delle partite di Nations League, la prima delle quali è in programma stasera. “Un passo di lato” in attesa che assuma contorni più chiari la vicenda giudiziaria che lo vede indagato dalla procura di Roma per stalking e lesioni personali aggravate, dopo la querela dell’ex compagna. L’azienda, la direzione di RaiSport e lo stesso giornalista – si apprende da fonti di Viale Mazzini – hanno convenuto sull’opportunità di sospenderne l’intervento in video previsto per il 10 ottobre, quando sono in programma le partite della Nazionale. Nessuna sospensione, né provvedimenti disciplinari – viene spiegato – ma una decisione presa di comune accordo a tutela della Rai e dello stesso Varriale e per evitare strumentalizzazioni.
Nei confronti dell’ex vicedirettore di RaiSport il giudice per le indagini preliminari ha disposto la misura del divieto di avvicinamento nei luoghi frequentati dalla persona offesa: nel provvedimento emesso dal gip si fa riferimento a “condotte reiterate” di molestie e minacce che avrebbero provocato nella vittima “un grave stato d’ansia e paura“. “Accuse false” destinate ad essere “smentite nei fatti” secondo il giornalista, che è stato interrogato il 30 settembre per chiarire la sua posizione.
Al momento nei confronti dell’accusato, la giudice per le indagini preliminari, Monica Ciancio, ha disposto il “divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa”. Varriale non può inoltre “comunicare con lei neppure per interposta persona” e deve “allontanarsi immediatamente in caso di incontro fortuito”. Per gli inquirenti è infatti responsabile di condotte reiterate di molestie e minacce, dovute “a personalità aggressiva e prevaricatoria, evidentemente incapace di autocontrollo“.
L’ex compagna – un’imprenditrice che si era trasferita dalle Marche a Roma- ha lamentato comportamenti violenti e “repentini scatti d’ira” da parte del giornalista 61enne, non riconfermato alla vicedirezione di RaiSport a causa di un provvedimento disciplinare. La denuncia è arrivata il 6 agosto, dopo una lite violenta per motivi di gelosia: lui le avrebbe infatti procurato numerose ferite, colpendola con calci e pugni. “Mi ha picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata – ha raccontato la donna a Il Corriere della Sera – Mi perseguita con telefonate di notte, si apposta sotto casa, citofona alle 6 di mattina“. L’ex compagna – si legge nell’ordinanza, notificata il 27 settembre al commissariato Ponte Milvio – è stata vittima di atti persecutori (puniti con reclusione da uno a sei anni e mezzo). Il “grave stato di ansia e paura” le avrebbe poi provocato “attacchi di panico, fatica nella respirazione e tachicardia, tali da immobilizzarla e un fondato timore per la propria incolumità, costringendola ad alterare le abitudini di vita”.
Varriale ha respinto tutte le accuse: “Non ho mai stalkerizzato nessuno e chi afferma questo ne risponderà in tutte le sedi. È una dolorosa vicenda personale che avrei preferito rimanesse tale – ha dichiarato sempre al Corriere – Purtroppo però mi sono state rivolte, e rese pubbliche, accuse del tutto false. Sono sicuro che riuscirò a dimostrare la loro infondatezza facilmente e in tempi brevi”.
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Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Vogliamo il pilastro europeo dell'Alleanza atlantica e non lo delegheremo alla Francia e alla Gran Bretagna". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo. "Per avere i granai pieni -ha aggiunto- bisogna avere gli arsenali pieni, la difesa è la premessa della libertà e della democrazia".
Bruxelles, 18 mar. - (Adnkronos) - Le sedici aziende dell’Alleanza “Value of Beauty”, lanciata a febbraio 2024, hanno presentato a Bruxelles uno studio commissionato a Oxford Economics sull’impatto socioeconomico del settore. Il Gruppo L’Oréal, Kiko Milano, Beiersdorf, Iff, e altri grandi marchi dell’industria vogliono inserirsi nello spiraglio aperto dalla Commissione europea per favorire la semplificazione normativa in vari ambiti, e per chiedere un dialogo strategico sul futuro del settore, come già successo per agricoltura e automotive.
Il settore guarda con attenzione alle proposte su una legge europea vincolante per le biotecnologie e alla strategia per la bioeconomia, che la Commissione si impegna a presentare entro la fine dell’anno. Ma guarda con attenzione anche agli sviluppi nelle relazioni commerciali in Occidente alla luce della recente entrata in vigore dei dazi di Washington sull’import dall’Unione europea.
“Cinque delle sette più grandi aziende del settore hanno la loro sede nell’Ue”, ha sottolineato l’amministratore delegato del Gruppo L’Oréal, Nicolas Hieronimus.
A Bruxelles i sedici membri dell’Alleanza chiedono politiche per la produzione sostenibile di ingredienti e la formazione di personale per sbloccare il potenziale del settore. Un aspetto legato, secondo l’amministratore delegato di Kiko Milano, Simone Dominici, all’impatto positivo che la cura del corpo e dell’estetica ha sull’autostima e sulla salute mentale dei consumatori. Aspetti non trascurati dallo studio dell’Oxford Economics presentato all’ombra dei palazzi delle istituzioni europee. Il rapporto mostra che la spesa dei consumatori nell’Ue per i prodotti di bellezza e cura della persona ha superato i 180 miliardi di euro e dato lavoro a oltre tre milioni di persone, un numero che supera il totale della forza lavoro presente in 13 Stati membri dell’Ue. Troppi anche gli oneri per l'industria della cosmetica che rendono necessaria una revisione della direttiva sulle acque reflue. Forte dei 496 milioni di euro generati ogni giorno e dei 3,2 milioni di posti di lavoro, la cordata dei grandi nomi dell’industria della bellezza chiede che tutti i settori che contribuiscono ai microinquinanti nelle acque siano ritenuti responsabili, in linea con il principio “chi inquina paga”.
I riflettori dell’Alleanza, che guarda anche agli interessi di tutti gli attori della filiera - dagli agricoltori ai vetrai, importanti nella catena del valore quanto le case di fragranze - sono rivolti in primis sull’attesa revisione del regolamento Reach (Regulation on the registration, evaluation, authorisation and restriction of chemicals), che regolamenta le sostanze chimiche autorizzate e soggette a restrizione nell’Unione europea. L’Alleanza chiede che a questa iniziativa, annunciata nel 2020 come parte del pacchetto sul Green deal, si aggiunga anche una revisione del regolamento sui prodotti cosmetici.
L’appello ha come obiettivo la riduzione degli oneri amministrativi e lo stimolo all'innovazione, senza sacrificare l’approccio basato sul rischio per la salute e la responsabilità per la tutela dell’ambiente. Trasmette ottimismo l’iniziativa della Commissione di considerare delle esenzioni per alcune imprese colpite dalla direttiva della diligenza dovuta che imponeva oneri considerati sproporzionati alle piccole e medie imprese, la colonna portante del settore.
“Vogliamo impiegare più tempo alla sostenibilità, piuttosto che alla rendicontazione amministrativa”, è stato l’appello degli amministratori delegati durante la conferenza stampa che ha preceduto gli incontri istituzionali al Parlamento europeo, tra cui quello con la presidente dell’istituzione, Roberta Metsola. Lo studio presentato dimostra che una parte consistente della cura per la sostenibilità ambientale passa anche dalla cosmetica. L’Oréal ha già annunciato che entro il 2030 il 100% della plastica utilizzata nelle confezioni sarà ottenuta da fonti riciclate o bio-based.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Mandare soldati in Ucraina mentre ci sono i bombardamenti è una pazzia e l'Italia non farà questa scelta". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Gli inglesi sono usciti dall'Europa e adesso ci convocano una volta a settimana, facessero domanda per rientrare nell'Unione europea". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Dei Servizi segreti non si parla nell'Autogrill, si parla nel Copasir, io all'Autogrill ci vado a comprare il panino". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Da oggi sono autorizzato a dire che la Meloni non smentisce l'utilizzo di intercettazioni preventive nei confronti di un giornalista che attacca il Governo. È una cosa enorme, che ha a che fare con la dignità delle Istituzioni. Se non vi rendete conto che su questa cosa si gioca il futuro della libertà, allora sappiate che c'è qualcuno che lascia agli atti questa frase, perchè quando intercetteranno voi, in modo illegittimo, con i trojan illegali, saremo comunque dalla vostra parte per difendere il vostro diritto di cittadini, mentre voi oggi vi state voltando dal'altra parte". Lo ha affermato Matteo Renzi nella sua dichiarazione di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Giorgia Meloni va al Consiglio europeo senza una linea, senza sapere da che parte stare, senza aver avuto il coraggio di rispondere a quella frase che lei stessa aveva detto: 'come diceva Pericle la felicità consiste nella libertà e la libertà dipende dal coraggio'. Se la felicità e la libertà dipendono dal coraggio, Giorgia Meloni -ha concluso l'ex premier- non è felice, non è libera".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Proprio perché sono una patriota metterò questa nazione in sicurezza, perché come dice la nostra Costituzione difendere la Patria è un sacro dovere del cittadino". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.