Il Consiglio dei ministro approva il decreto capienze: il governo va incontro alle richieste dei governatori e supera le percentuali proposte dal comitato tecnico scientifico (che per le discoteche ipotizzava il 35% al chiuso). Restano l'obbligo di green pass e mascherina, così come le restrizioni per la zona gialla. Soddisfazione bipartisan: da Franceschini e Conte a Gelmini
Piena capienza per i luoghi di cultura, come cinema e teatri. Si arriva al 60% per i palazzetti dello sport e al 75% negli stadi. E riaprono anche le discoteche con il 50% di capienza al chiuso e 75% all’aperto. Il governo allenta ulteriormente la stretta: dall’11 ottobre prossimo infatti in zona bianca si potrà tornare sulle piste da ballo e si allarga la capienza di pubblico. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto che è un punto di incontro con le richieste dei governatori: l’esecutivo di Mario Draghi infatti cambia le percentuali suggerite dal Comitato tecnico scientifico (che aveva indicato nell’80 per cento la capienza massima per cinema, teatri e sale al chiuso e al 35 per cento quella per le discoteche).
Un via libera che arriva all’unanimità e che mette tutti d’accordo in Consiglio dei ministri, dopo l’incontro tra il premier e il leader della Lega, Matteo Salvini. A spingere verso un allargamento delle riaperture – concordato appunto da tutta la maggioranza – sia l’andamento dell’epidemia, a un mese dal suono della prima campanella nelle scuole, che le percentuali della campagna vaccinale, che oggi vede immunizzato l’80% della popolazione over 12. Restano ovviamente l’obbligo del green pass e di indossare la mascherina, così come una differenziazione a seconda del rischio epidemiologico. In zona gialla, infatti, la capienza per teatri e cinema si ferma al 50%.
Inoltre, il decreto prevede anche un inasprimento delle sanzioni nel caso in cui non vengano rispettati dai gestori i nuovi limiti percentuali delle presenze. Nella bozza è infatti previsto che “a partire dalla seconda violazione, commessa in giornata diversa”, si applichi “la sanzione amministrativa accessoria della chiusura da uno a dieci giorni”. Infine, è previsto anche per “esigenze organizzative” che il datore di lavoro potrà chiedere di verificare il possesso del green pass in anticipo rispetto all’inizio del turno di lavoro. “In caso di richiesta da parte del datore di lavoro, derivante da specifiche esigenze organizzative volte a garantire l’efficace programmazione del lavoro – si legge – i lavoratori sono tenuti a rendere le comunicazioni” sul green pass “con un preavviso necessario a soddisfare le predette esigenze organizzative”.
“Per cinema, teatri e spazi culturali saltano i limiti di capienza. Il M5s ha chiesto con forza più coraggio. E così è stato! Artisti, attori, tecnici e maestranze hanno patito a lungo, adesso ripartono anche cultura e spettacolo. Avanti così, insieme”, esulta su Twitter il presidente del M5s, Giuseppe Conte. “Finalmente tutta la cultura ricomincia a vivere”, commenta Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali. “Il provvedimento del governo sulle capienze è una boccata d’ossigeno per l’intero Paese e per tante attività economiche”, sottolinea anche la ministra Maria Stella Gelmini. “Dal Consiglio dei ministri la capienza del pubblico all’aperto sarà del 75 per cento e al chiuso del 60 per cento. A dimostrazione della massima attenzione nei confronti del mondo dello sport, io auspico che nei prossimi 15 giorni si possa arrivare al 100 per cento“, dichiara Valentina Vezzali, sottosegretaria allo Sport. Non commenta invece la Lega.