In Libano è conto alla rovescia per conoscere gli esiti dell’incontro che si terrà a novembre tra il governo e il Fondo monetario internazionale per l’accesso del Paese ai fondi di salvataggio. Ma la crisi economica continua a colpire senza sosta la popolazione: oggi la rete elettrica è andata in blackout in tutto il Paese, visto che le due principali centrali sono rimaste senza carburante, con la produzione che, di conseguenza, è scesa sotto i 200 megaWatt.

Una situazione, questa, che potrebbe durare per giorni, come riporta Sky News che cita fonti ufficiali libanesi, e che potrebbe di nuovo scatenare le proteste della popolazione, sempre più in difficoltà a causa di una crisi che non sembra avere fine. Per questo, l’accesso ai soldi del Fmi, in questo momento, può essere fondamentale: nei giorni scorsi il premier Miqati aveva ufficializzato la creazione della delegazione incaricata di negoziare l’accesso del Libano ai fondi di “salvataggio” dalla peggiore crisi economica conosciuta dallo Stato mediorientale. Il Libano ha dichiarato default nel marzo del 2020 e i colloqui col Fmi erano cominciati l’anno scorso, ma si erano interrotti a causa della crisi istituzionale libanese.

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