I manifestanti, riunitisi inizialmente in piazza Fontana, si sono poi diretti verso la stazione Centrale, nel tentativo di bloccare i binari, ma sono stati respinti dagli agenti in tenuta antisommossa. Così hanno iniziato a disperdersi, con conseguenti blocchi alla circolazione di mezzi pubblici e auto. Quando hanno forzato i blocchi, però, si sono registrati scontri con gli agenti
È terminato in piazza Duomo, con 4 persone fermate dalla polizia e un agente ferito, il corteo dei No Green Pass di Milano che si è tenuto come di consueto nella giornata di sabato, per la 12esima settimana di seguito dal 24 luglio, per protestare contro le restrizioni imposte dal governo nei confronti di coloro che non si sono ancora vaccinati contro il Covid-19. Dopo una manifestazione mutata in corsa rispetto ai piani degli organizzatori, tra cui il leader di Italexit Gianluigi Paragone, che avevano chiesto alle 5mila persone accorse di limitarsi a un sit-in, si sono verificati momenti di tensione con la polizia. Alle richieste dei leader della piazza, infatti, un gruppo di manifestanti ha risposto col coro “corteo, corteo”.
I manifestanti, riunitisi inizialmente in piazza Fontana, si sono poi diretti verso la stazione Centrale, nel tentativo di bloccare i binari, ma sono stati respinti dagli agenti in tenuta antisommossa. Così hanno iniziato a disperdersi, con conseguenti blocchi alla circolazione di mezzi pubblici e auto. Dopo aver percorso piazza della Repubblica, alcuni si sono infine diretti in corso Buenos Aires e in Porta Venezia dove ci sono stati dei momenti di disagio, soprattutto tra i tassisti imbottigliati nel traffico e alcuni no green pass che occupavano la strada sventolando bandiere italiane e urlando “Libertà, libertà”.
La polizia fa sapere che i fermi dei quattro manifestanti sono stati effettuati nel corso dei momenti più caldi della manifestazione, quando è hanno tentato l’accesso agli obiettivi considerati “sensibili”. Un gruppo di dimostranti è poi riconfluito in piazza Duomo riducendosi a circa mille persone e non riuscendo ad accedere alla Galleria Vittorio Emanuele presidiata dalla polizia. Tra gli striscioni in testa al corteo uno che recita “La scienza non obbliga: dimostra” e un cartello che dice “Dimissioni subito da chi ha venduto l’Italia e tradito il popolo italiano”.